OYA
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Un'immagine di Oya di Francisco Santos
(Altre immagini alla pagina immagini
di Oya)
Oya, Dea del cambiamento
Oya, potente e misteriosa dea degli Yoruba in Nigeria,è l'Orisha
che governa il vento e i cambiamenti naturali più forti e impetuosi:
tornadi, terremoti, inondazioni, cicloni.
Oya in realtà ha molti volti e incarna diverse potenze femminili:
È la regina del vento di cambiamento.
Talvolta è chiamata "Madre del Caos", apportatrice di
grandi cambiamenti e spesso anche della devastazione che costringe la
gente a rivaluate e ricostruire. Viene da molti vista come una dea che
non sopporta la stagnazione: per spingerti al cambiamento, ella attira
la tua attenzione in modo drammatico, come un tornado. Se non ti svegli,
ella irrompe e ti sveglia con forza. Può essere l'ispirazione per
la resa di ciò che è vecchio e la nascita gloriosa del nuovo.
Oya ha molto potere: talvolta danza la sua danza spiraliforme
con le armi in pugno - il machete, spada della verità, per scacciare
i fantasmi, in quanto è l'unica Dea in grado di farlo.
Dea guerriera, è patrona della capacità feminile
di essere autorevole e governare.
Oya non ha vie di mezzo: se piange, sulla terra scende
una pioggia torrenziale.
Oya è improvvisa come il vento: nessuno può
essere certo dei movimenti di Oya, nessuno può catturare il suo
sorriso. Ieri, Oya era una pecora gentile; oggi, un bufalo infuriato;
domani chissà, forse un arcobaleno. Può portare
fortuna improvvisa e luce che irrompe nella vita.
I suoi aspetti sono numerosi come i suoi molti colori: tutti quelli dell'arcobaleno,
più il nero e il rosso burgundo.
Oya è anche signora del fuoco, anch'esso, naturalmente,
nel suo aspetto di fuoco improvviso, esplosivo; spesso è
rappresentata con il fuoco in mano.
Oya è aria e vento, e dunque respiro, in particolare
il primo e l'ultimo, da cui il suo ruolo di accompagnatrice dei
morti; I cimiteri vengono infatti chiamati "giardini di
Oya".
Il vento che strappa gli alberi dalle loro radici e che scoperchia le
case è lo stesso vento, la stessa aria che noi utilizziamo per
parlare. Essa, generato dal nostro anelito vitale, crea le parole a cui
possiamo attingere per consolidare la nostra forza.
Oya è anche la patrona del tortuoso fiume Niger. Ha nove figli,
i nove affluenti del fiume Niger. Ama il vino rosso. Il suo giorno è
mercoledì.
In Brasile è chiamata Yansa (portatrice del fuoco, è una
delle più importanti divinità della Macumba); a Cuba, Olla;
a Haiti, Aido-Wedo; a New Orlean, Brigette.
I miti
Nella santeria, Oya ha il compito di inviare questi venti al fine di annunciare
agli esseri umani l'approssimarsi del suo sposo Shango (Changó),
dio del tuono. La coppia risiede in un palazzo di rame situato nel cielo,
da cui scrutano gli Yoruba. Chiunque commetta azioni sgradite a Oya e
a Shango è destinato a ricevere la loro visita sotto forma di incendi,
nubifragi, saette e fiumi che straripano.
Un giorno Shango, prima di andare in battaglia, preparò la pozione
che ha il potere di fargli sputare fuoco dalla bocca e dal naso. Oyà,
che io spiava da dietro la porta, non appena fu sola uscì dal suo
nascondiglio e bevve quanto era
rimasto della magica bevanda. Subito anche dal suo naso e dalla sua bocca
uscirono lingue dì fuoco. Quando, al suo ritorno a casa, Changó
vide che la moglie aveva gli stessi suoi poteri andò su tutte le
furie. Chiese una spiegazione, ma ormai era troppo tardi: da quel momento,
anche Oya governava il fuoco. Non a caso, la santeria la identifica anche
con Nostra Signora de la Candelaria, che in spagnolo significa «conflagrazione».
Oyà è una orisha guerriera e ha un comportamento molto aggressivo,
che la porta talora a ingaggiare feroci battaglie con Shango di cui non
apprezza l'eccessivo interesse per le donne.
Ma poiché la loro potenza si equivale, i loro scontri di solito
non hanno esito. La sola cosa che suscita i timori di Changó è
un teschio umano, che Oyà si affretta a mostrargli quando vuole
spaventarlo. E Shango, d'altra parte, le rende la pariglia mostrandole
una testa di ariete, uno dei suoi attributi che ha il potere di terrorizzare
la consorte e di ridurla in soggezione.
Una storia su di Lei racconta di un cacciatore che aveva visto una bellissima
fanciulla emergere da una pelle di bufalo e recarsi al mercato. Il cacciatore
rubò la pelle di bufalo, che la fanciulla aveva nascosto, costringendola
così a diventare sua moglie. Ma le altre mogli, gelose, rivelarono
alla fanciulla la sua vera natura ed ella, in collera, corse nei campi
alla ricerca dell'uomo che l'aveva tradita. Alla fine però barattò
la vita dell'uomo per un piatto del suo cibo preferito.
Invocare Oya
Oya è una dea che esige il massimo rispetto. Apprezzata per il
suo linguaggio ammaliante ma profondo, è considerata dai più
una sorta di ambasciatrice della sovranità femminile.
Per questo motivo, le donne Yoruba si rivolgono a Oya affinché
suggerisca loro le parole necessarie al superamento di situazioni scabrose.
Rito per Oya 1: la danza del vento di cambiamento
Resistere al cambiamento spesso produce dei cambiamenti ancora più
forti. Scegliere di accettare il cambiamento significa scorrere con lui.
Oya ci insegna che, nei momenti in cui il cambiamento giunge - e quando
lo fa, solitamente, lo fa in modo inequivocabile, alla dirompente maniera
di Oya - aggrapparti alla tua vita di prima non serve a niente, è
anzi estremamente pericoloso: si rischia di farsi davvero male. Permetti
dunque a te stessa di essere "scompigliata" dal cambiamento,
preparati alla crescita; entra profondamente nella danza caotica del cambiamento
e verrai ampiamente benedetta dalla ricchezza delle nuove possibilità.
È giunto il momento per qualche cosa di completamente diverso.
La Dea ci dice che la terra deve essere rivoltata prima che quasiasi seme
possa essere piantato e che il cambiamento sempre ti porterà ciò
di cui hai bisogno sulla strada dell'interezza.
Se ti trovi in uno di questi momenti "di Oya", o se senti che
è in arrivo, puoi dedicarti un tempo per danzare il vento di cambiamento,
per entrare in esso, incarnare lo spirito di Oya ed essere la regina e
protagonista del cambiamento.
È importante renderci conto che non si tratta di accettare - supinamente
- cambiamenti che magari sembrano per certi aspetti 'passare sopra la
nostra testa'. Anche nei momenti in cui un tornado sembra investire la
nostra vita, Oya ci riporta al nostro potere profondo e ci ricorda che
tutto ciò che ci accade è scelto e voluto da una parte di
noi per creare nuova vita e nuove occasioni. In qualsiasi circostanza,
possiamo scegliere come vivere ciò che ci accade, scegliere se
sentirci vittime o protagoniste.
Ci vogliono un luogo e un tempo adatti - l'importante, come sempre, è
essere sicure di non essere interrotte o disturbate e avere abbastanza
tempo a disposizione - magari al crepuscolo o all'alba e in uno spazio
che lasci la possibilità di danzare e muoversi liberamente. Se
il cambiamento che sentiamo è davvero forte anche la luna nera
potrebbe essere un momento adatto.
Possiamo scegliere di essere sole o con altre che condividono con noi
il nostro cammino. Se si tratta di un gruppo la danza può essere
fatta da tutte o solo da chi se la sente al centro del cerchio.
IAperto il cerchio, dedichiamo particolare attenzione all'elemento aria
ed invochiamo Oya.
Dopo aver meditato su cosa sta cambiando nella nostra vita e sugli aspetti
di essa coinvolti, iniziamo la danza. Una musica molto adatta è
il Bolero di Ravel - ad alto volume - o un altro brano che vi sembra adatto,
purchè sia abbastanza lungo da darvi il tempo di entrare profondamente
nella danza. Danzando, lasciate che i molti aspetti della vostra vitavortichino
con voi: voi siete sempre il centro e il motore. Se lo sentite, potete
danzare con la bacchettta in mano, per sentire il vostro potere al centro
del cambiamento. Può accadere che verso la fine della musica si
apra una nuova luce e una nuova direzione come no; in entrambi i casi,
all'acme, pronunciate un "e sia!" per suggellare il vostro potere.
Rito per Oya 2: trasformare le parole - Creare un tempio
Non di rado ci ritroviamo a essere incapaci di proferire parola proprio
nei momenti più cruciali. Le parole che potrebbero rivelarsi decisive
per noi si rifiutano di sorgere alle nostre labbra, oppure non riusciamo
a pronunciarle a causa dei timori e delle insicurezze che ci assillano.
Oya viene spesso invocata dalle donne afflitte da questo problema. Il
suo dono dell'eloquenza può contribuire a farci imparare a parlare
con disinvoltura e cognizione di causa, consentendoci di padroneggiare
qualunque situazione.
In Nigeria, i «templi» in onore di Oya sono allestiti in un
angolo della casa, laddove gli altari vengono sovente plasmati con del
terriccio. Un vaso coperto di argilla funge da «colonna portante».
Amuleti e oggetti magici sono disposti intorno al vaso: le corone di rame
simboleggiano il palazzo di rame che essa divide con Shango; una spada
rappresenta la capacità di Oya di formulare un eloquio incisivo;
strati di perle di vetro rosso, arancione o marrone, corna di bufalo e
squame di locusta costituiscono altrettanti simboli della dea.
Per ricevere il dono di Oya che consiste nell'articolare un discorso fluente
e chiaro, create un tempio presso cui raccogliervi per invocarla. Utilizzate
quegli oggetti che identificano la forza delle parole pronunciate da una
donna - potrebbe trattarsi di simboli tradizionali della dea oppure di
oggetti legati al vostro vissuto. Se desiderate compiacere appieno Oya,
offritele dei piattini colmi dei cibi che essa predilige, quali melanzane
e akara, torte a base di fagioli.
Riflettere sul modo in cui un'altra persona affronterebbe le nostre situazioni
spinose potrebbe essere un valido sistema per osservarle con altri occhi.
Mentre create il vostro tempio in onore di Oya, ripensate alle circostanze
in cui vi siete sentite in soggezione, se noti addirittura incapaci di
parlare. Se foste state delle dee, che cosa avreste detto? In che misura
ciò sarebbe stato diverso dalle vostre consuete parole?
Ponete una collana di perle rosse e marrone sul vostro tempio, per santificarle
con l'energia della dea. Secondo numerose tecniche di meditazione tradizionali,
l'area situata al centro della gola costituisce un potente chakra, o centro
energetico; indossare le perle di Oya in corrispondenza di quell'area
potrebbe aiutare a sbloccarla, permettendovi di comunicare in modo più
completo ed efficace. Non dimenticate di indossarle la prossima volta
che dovrete parlare con la stessa autorevolezza di una dea.
Testo e ricerca di Anna Pirera per
https://www.ilcerchiodellaluna.it
© 2005
Inserito nel sito www.ilcerchiodellaluna.it
nel 2005
Liberamente tratto e tradotto da:
La Dea iinteriore, Kris Waldherr, ed Xenia
I segreti della Santeria, Migene Gonzàles-Wippler, Sperling &
Kupfer Editori
https://www.awakenedwoman.com/oya.htm
https://www.splash.net.au/goddess2/goddessoya/goddess.html
https://www.godchecker.com/pantheon/african-mythology.php?deity=OYA
Patricia Monaghan, The New Book of Goddesses and Heroines,
edito da Llewellyn. in https://www.hranajanto.com/goddessgallery/oya.html
https://www.goddess.com.au/goddesses/Oya.htm
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