NUT
Testo e ricerca di Anna Pirera per https://www.ilcerchiodellaluna.it
Un'immagine di
Nut dipinta da Patricia Mathews
Altre immagini alla pagina Immagini di
Nut
Poggiando le punte delle dita e dei piedi sulla terra
si inarcò nella sua bellezza cosmica,
creando la volta celeste.
Le lacrime che uscirono dai suoi occhi
divennero il Nilo.
Le stelle brillando di luce smeraldina
si disposero seguendo la forma del suo corpo,
la parola bellezza posta come un glifo
tra le sue sacre corna.
La terra sta come un nido fra le sue cosce,
quando ogni mattina partorisce il sole,
ed ogni sera lo prende di nuovo dentro i sé,
come ogni mortale che ritorna a lei,
quando è terminata la durata della sua vita.
La sua immagine stellata è la volta di ogni tomba,
riprodotta nel sarcofago dove il morto riposa,
quando lei si sporge dal celeste sicomoro
per placare la sete di vita nell'aldilà.*
Nut è la Dea Egizia della nascita e Colei che accoglie nella morte.
Inizialmente Dea del cielo diurno, come luogo in cui si formano le nuvole,
ha poi rappresentato il cielo in generale. Come Madre-Notte il suo corpo
punteggiato di stelle occupa il cielo, con le gambe e le braccia che raggiungono
la terra sotto di Lei. Al tramonto fa scomparire il sole, e ogni mattina
gli dà nuovamente nascita.
Ella abbraccia tutte le cose. È l'inconscio da cui sorgono tutte
le immagini.
Veniva anche spesso raffigurata come una donna con un vaso di acqua sul
capo.
Nut azzurra e alata
Il colore della sua pelle, le sue ali, e le stell sul suo corpo sono tutti
elementi simbolici. Come per Iside, il colore blu della pelle rappresenta
la vita e la rinascita e le ali spiegate rappresentano la protezione nella
morte. Le stelle simbolizzano due cose: in primo luogo rappresentano Nut
come Cielo, Cosmo e Via Lattea. In secondo luogo, le stelle per gli antichi
Egizi rappresentavano la morte nel senso che le anime potevano dopo la
morte divenire stelle.
Nut in forma umana
Con la pelle gialla, nuda. La pelle gialla rappresenta la sua immortalità.
È una delle poche dee egizie ad essere rappresentate nude e la
nudità di Nut ha a che vedere con il suo dare nascita al sole,
per cui la nudità sta per il suo essere madre. In tal senso è
la Madre che dà origine a tutte le cose. Quando viene rappresentata
ad arco sulla terra, viene sottolineato il suo potere sul sole e sulla
luna. Spesso è rappresentata in questa posizione sopra i sarcofagi,
che rappresentano a loro volta il ventre di Nut. Il defunto sarebbe passato
attraverso il corpo di Nut per rinascere.
Nut albero Sicomoro
Talvolta Nut è rappresentata come albero, come Sicomoro, albero
che nell'arte egizia simboleggiava il cosmo 'opposto al caos'), l'universo.
Spesso in queste raffigurazioni ella viene rappresentata mentre emerge
dall'albero e offre al defunto cibo e acqua (come protezione).
L'archetipo
Nut è acqua 'sopra' e 'sotto', vòlta 'sopra' e 'sotto',
vita e morte, oriente e occidente, genera e uccide al tempo stesso.
La Grande Dea è l'unità che scorre dall'acqua primordiale
sotterranea e celeste, il amre celeste, l'oceano circolare che genera
la vita sopra e sotto la terra. tutte le acque, le correnti, le fontane,
le sorgenti, così come la pioggia, appartengono a lei. Essa è
l'oceano della vota, con le sue stagioni che portano vita e morte. E la
vita è nata da lei, come un figlio; nuota eternamente in lei come
un pesce.
Prima del mondo patriarcale, nell'antico mondo matriarcale, il cielo è
lo spazio in cui il sole nasce e muore, e non quello su cui domina, e
il tempo della nascita è quello dell'inizio della notte e il matttino,
col dileguarsi delle stelle, è il tempo della morte.. Il cielo,
notturno e diurno, è femminile e i suoi figli, sole luna e stelle,
ciò che sorge e tramonta, sono ciò che passa e declina nella
Grande Dea.
Il mito
Assai prima che la nostra terra esistesse,la grande dea del cielo Nut
giaceva lungo il corpo di suo fratello minore, la terra, in un perpetuo
rapporto sessuale. Nel mondo regnava il caos del loro amplesso.. Ma il
sommo dio Ra disapprovava il loro incessante incesto e ordinò al
dio Shu di separare i due. Shu issò Nut in modo che formasse un
grande arco, e nel mondo ebbe inizio il cosmo. Ma tanto forte era il desiderio
della dea per il fratellino Geb che Shu fu obbligato a restare per sempre
in quella posizione per tenerli separati, sostenendo il ventre cosparso
di stelle della regina del cielo. Ed è così che noi vediamo
raffigurata Nut nell'arte egizia: una donna che poggia sulle dita dei
piedi e si protende in un arco perfetto, mentre le dita delle mani toccano
la terra dalla parte opposta ai piedi e i capelli cadono in basso sotto
forma di pioggia.Così essa appare all'interno dei sarcofagi, dove,
come madre dei morti, sovrasta con il suo corpo santo la mummia, per proteggerla.
Ra maledì Nut per il suo amore, condannandola a non poter generare
in alcun mese dell'anno, ma il dio Toth ebbe compassione del dolore di
Nut per i suoi figli non nati, e trovò il modo di aggirare l'ostacolo,
giocando a dadi con la luna e vincendo da lui cinque giorni da intercalare,
giorni che non vanno aggiunti in un dato mese, ma fluttuano nel corso
degli anni. E in questi cinque giorni Nut, dal seme di suo fratello che
già conteneva entro di sé, partorì cinque figli:
le dee sorelle Iside e Nefti, i loro compagni Osiride e Seth e il dio-sole
Horus. Qualche volta Nut prendeva la forma di un'enorme mucca e aveva
proprio questa forma quando il dio Ra decise di abbandonare la terra;
essa allora si inginocchiò per consentirgli di montare sul suo
dorso, poi si stirò verso l'alto, più che poteva, sempre
tenendo sul dorso il dio, finché non ne poté più
per il peso. Quattro dei immediatamente accorsero a sostenere l'enorme
corpo di Nut e da allora sono rimasti come i quattro pilastri del mondo.
Il momento dell'invocazione
Ci sono momenti in cui la nostra natura critica si apre ad una prospettiva
più ampia. Generalmente, se siamo critiche verso gli altri, lo
siamo ancora di più verso noi stesse. Nut ci permette di volare
al di sopra del momento attuale per entrare in un contesto più
vasto. Dall'oscurità nascono tutte le cose. Ciò che oggi
ci sembra bloccare il nostro cammino, può diventare una porta verso
il nuovo. Come Nut, possiamo estendere il nostro essere ed accogliere
l'intero spettro di piacere, dolore, nascita, vita e morte.
Nei momenti di trasformazione, quando il vecchio è stato lasciato
andare, Nut rappresenta lo spazio interiore finalmente infinito, il silenzio
notturno, il vuoto fertile da cui sorge il nuovo. Come il dio sole possiamo
tornare ad essere protette nel ventre di Nut, per essere ripartorite di
nuovo. Nut è lo spazio ampio in cui possiamo rinascere.
Un rito per Nut
Scegliamo una notte stellata, magari in corrispondenza della luna nuova
o poco prima, quando il cielo è più nero, le stelle sono
più luminose e dentro di noi ciò che deve andarsene è
pronto a farlo. L'ideale è naturalmente un luogo aperto, dove il
cielo sia il più ampio possibile, ma anche un'ampia finestra o
un balcone possono bastare. Portate con voi una ciotola ampia e dell'acqua.
Cominciate semplicemente ad occhi chiusi in piedi, respirando e lasciando
andare le tensioni fisiche. Permettete al vostro petto di allargarsi ad
ogni respiro, all'addome di gonfiarsi, al respiro di farsi più
ampio e profondo, aprendo lo spazio dentro di Voi. Poi aprite gli occhi
e restate qualche minuto a contemplare la volta stellata. Se il luogo
è adatto, potete sdraiarvi e lasciarvi 'coprire' dalla volta del
cielo. Chiedendo a Nut la sua protezione e il suo dono di apertura, potete
concentrarvi sulle zone della vostra vita che hanno bisogno di più
spazio o in cui manca una prospettiva più ampia. Se avete dentro
di voi progetti non nati per mancanza di spazio/tempo, potete chiedere
a Nut dell'extra-tempo perché possano venire alla luce. Quando
sentite che il momento è quello giusto, versate l'acqua nella ciotola
per Nut.
Infine, lasciate che semplicemente sia il vuoto, senza più riempirlo
di pensieri o desideri.
Lasciate l'acqua nella ciotola a raccogliere l'energia delle stelle. Al
mattino offritene una parte alla terra e bevetene il resto o conservatelo
in una boccettina da tenere accanto al letto.
Ringraziate Nut e non abbiate fretta: i tempi di Nut possono anche essere...
cosmologici!
*Inno citato da
M. Stone nella traduz italiana di Luciana Perkovich
Testo
e ricerca di Anna Pirera per https://www.ilcerchiodellaluna.it
Inserito nel sito www.ilcerchiodellaluna.it
nel 2005. Ultimo aggiornamento: novembre 2007
Liberamento tratto e tradotto da:
Goddesses of the new light; di Pamela Matthews
Dizionario delle Dee ed Eroine di Patricia Monaghan
https://www.egyptianmyths.net/nut.htm
https://www.artsymbolism.com/ rasnic.htm
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