MARIA MADDALENA
Ricerca per https://www.ilcerchiodellaluna.it
Un'immagine di Maria Maddalena dipinta
da Piero della Francesca
Altre immagini alla pagina Immagini
di Maria Maddalena
Maria non era semplicemente un nome ma un titolo di distinzione, essendo
una variazione di Miriam (il nome della sorella di Mosè e Aronne).
Le Miriam (Marie) partecipano a un ministero formale all'interno di ordini
spirituali. Mentre i "Mosè" guidavano gli uomini nelle
cerimonie liturgiche, le "Miriam" facevano altrettanto con le
donne.
Un ritratto molto bello di Maria Maddalena ( o Maria di Magdala) è
quello che ci riportano Anne e Daniel Meurois-Givaudan dalle loro letture
delle cronache dellAkasha, così ricca di amore e sapienza.
Ella è consapevole che solo le donne rappresentano un ponte permanente
fra il mondo delle forze vitali e il nostro, capaci di assorbire dallaria,
ad ogni istante della vita, grandi quantità di energie sottili
e di orientarle, liberandosi ad ogni lunazione delle sue ceneri. Il corpo
di una donna più di ogni altro corpo può condensare forze
capaci di aprire la materia e di trasformarla, così la Maddalena
nei loro testi è anche una potente guaritrice dedita allo studio
degli olii e alla ricerca dellolio sacro in grado di trasformare
lanimo umano aprendolo allessenza dei Kristos.
La storia di Maria Maddalena ci racconta una vita da viandante: prima
-secondo alcuni- immersa in studi sacri presso gli esseni o al sacerdozio
di Iside, poi al seguito di Gesù di villaggio in villaggio, poi
nella predica in Palestina, quindi esule in Francia e ancora in viaggio
a predicare. Una donna che cammina sulla terra di luogo in luogo, ma sa
anche fermarsi a meditare (in una grotta in Francia si ferma per anni,
nutrendosi esclusivamente delle energie angeliche).
Maria di Magdala, prima fra gli apostoli, ci appare solenne nellincedere
e negli abiti (la tunica nera, il manto rosso).
Nei secoli Maria Maddalena viene identificata inoltre con la peccatrice,
la prostituta che lava e unge i piedi di Gesù (e che, come vedremo,
è invece unaltra donna) e in questo errore storico cè
qualcosa di estremamente affascinante ed importante che appartiene alla
Maddalena. Si tratta della dimensione dellautenticità assoluta,
che apre lo spazio del sacro. Non è tanto importante nella storia
lumile e bassa condizione cui la prostituta appartiene, quanto la
perfetta autenticità ed integrità del suo gesto, che vien
messa a confronto con il manierismo degli altri discepoli.
È grazie a questa sua autenticità che alla Maddalena Gesù
affida il suo messaggio più importante (la buona novella e -secondo
alcuni- il suo insegnamento esoterico) ed è ancora in virtù
di questa autenticità che Maria Maddalena può essere il
canale che connette la terra e il cielo, il divino e il corporeo e apre
la dimensione del sacro, della parola che trasforma, del rito, della guarigione.
Qui di seguito troverete alcune notizie su Maria di Magdala raccolte nella
rete
Le tre Marie
Con l'espressione « questione delle tre Marie » la critica
denomina il problema dell'identità di tre donne che compaiono nei
testi evangelici. La Chiesa latina era solita accomunare nella liturgia
le tre distinte donne di cui parla il Vangelo e che la liturgia greca
commemora separatamente: Maria di Betania, sorella di Lazzaro e di Marta,
l'innominata peccatrice "cui molto è stato perdonato perché
molto ha amato" (Lc. 7, 36-50), e Maria Maddalena o di Magdala, l'ossessa
miracolata da Gesù, che ella seguì e assistette con le altre
donne fino alla crocifissione ed ebbe il privilegio di vedere risorto.
I versetti di Lc. 8, 1-3, dove si nomina Maria di Magdala come donna guarita
da Gesù, « dalla quale erano usciti sette demoni »,
si trovano nel racconto di Luca subito dopo l'episodio della donna innominata
(7, 36-50) che, entrata nella casa di Simone il fariseo, si avvicina a
Gesù e gli cosparge i piedi di olio profumato. Questo è
l'unico riferimento che l'evangelista fa a unzioni da parte di una donna
nei confronti di Gesù; Luca non rivela la sua identità,
ma afferma solo che si tratta di una « peccatrice ». L'episodio
di un'unzione è presente anche in Marco (14, 3-9) e Matteo (26,
6-13). 1 due racconti concordano nel porre l'avvenimento a Betania, in
casa di Simone il lebbroso, e nel riferire l'unzione ad una donna senza
indicarne il nome. In Giovanni (12, 1-8) infine è narrata un'unzione
che viene collocata sempre a Betania, senza indicare in casa di chi,bensì
nominando tra i presenti Marta e Lazzaro e identificando in Maria la donna
che unge Gesù.
Ora questi due brani sono concordemente ritenuti paralleli e relativi
allo stesso episodio. Nel quarto vangelo, in una sezione precedente, si
trova però anche questo riferimento: « Maria era quella che
aveva cosparso di olio profumato il Signore e gli aveva asciugato i piedi
con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era ammalato » (Gv.11,2).
In breve i problemi principali che questi testi pongono sono:
1) Gv. 11, 2 si riferisce all'unzione narrata poi in 12, 1-8 oppure a
quella narrata da Lc. 7, 36-50?
2) Si deve ritenere che ci sia stato un solo episodio di unzione oppure
due?
3) Chi è la donna senza nome di Lc. 7, 36-50?
4) Quale interpretazione dare circa l'espressione riferita a Maria di
Magdala erano usciti sette demoni?
Le possibili diverse risposte agli interrogativi hanno conseguenze molteplici
per le identità delle donne coinvolte. La risposta ai primi due
quesiti, nel senso che Gv. 11, 2 si riferisce allo stesso episodio di
Lc. 7, 36-50 di cui in tal modo viene attribuita a Giovanni la conoscenza,
porta a fare di Maria di Betania una sola persona con la peccatrice di
Lc. 7, 36-50. A tale risultato si perviene anche ritenendo che Gesù
sia stato oggetto di un'unica unzione: quella narrata in Gv. 12, 1-8 e
in Lc. 7, 36-50. La risposta agli altri due problemi può condurre,
attraverso la connotazione del demonio quale causa di peccato, a identificare
Maria di Magdala, dalla quale secondo Lc. 8, 2 « erano usciti sette
demoni », con la peccatrice di Lc. 7, 36-50.
I procedimenti relativi alla problematica delle unzioni e alla interpretazione
dell'espressione « sette demoni », che di per sé sarebbero
separati e indipendenti, confluiscono perché la peccatrice è
figura comune ai due percorsi. Ne risulta una sintesi che conduce a identificare
Maria di Magdala con Maria di Betania e a fare di tre donne una sola.
Questo travisamento esegetico porta Maria di Magdala, la prima donna nominata
nel seguito di Gesù, a essere considerata una prostituta e come
tale ad essere ricordata per secoli nel culto, nella letteratura, nell'arte.
Questi percorsi di errata interpretazione dei testi si sono sviluppati
nell'arco della storia dell'esegesi forse a partire da Girolamo che per
primo fece l'accostamento tra il concetto di possessione e quello di peccato.
In Oriente è stata mantenuta la distinzione, rilevabile anche dalle
tre diverse date in cui vengono celebrate le feste: peccatrice innominata
di Lc.7,36-50 il 31 marzo, Maria di Betania il 18 marzo, Maria di Magdala
il 22 luglio. La convinzione prevalente degli studiosi oggi è a
favore della distinzione.
Maria Maddalena evangelica
Maria chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demoni"
(Lc.8,2) è la prima donna del gruppo delle discepole itineranti
con Gesù ad essere nominata nel Vangelo di Luca. Sempre prima la
ritroviamo nella lista dei sinottici quando viene descritta la crocifissione
e si nomina la presenza del gruppo delle donne, fedeli seguaci del Nazareno
fin dalla predicazione sulle strade della Galilea, che assiste alla Passione
(Mc 15,40;Mt 27,56; Lc 23,49-55;24,10)
Nel racconto giovanneo la troviamo menzionata sotto la croce con la"madre,
la sorella di sua madre, Maria di Cleofa "(Gv 19,25). Se nelle altre
liste ha il privilegio di essere la prima, qui ha quello di essere associata
al gruppo delle parenti strette. Già dalla lettura di questi primi
testi biblici emergono elementi che indicano un primato di Maria di Magdala
nel gruppo. Essa è il solo nome ad essere comune a tutte le liste:
le altre donne ricordate cambiano, lei sola è presente in tutte
le fonti. Che questi dati suppongano anche un rapporto particolare e privilegiato
con Gesù è confermato dal seguito delle narrazioni evangeliche.
La Maddalena è inconfondibilmente "presso la croce di Gesù",
poi in veglia amorosa "seduta di fronte al sepolcro", infine,
all'alba del nuovo giorno è la prima a recarsi di nuovo al sepolcro,
dove ella rivede e riconosce il Cristo risorto da morte. Alla Maddalena,
in lacrime per aver scorto il sepolcro vuoto e la grossa pietra ribaltata,
Gesù si rivolge chiamandola semplicemente per nome: "Maria!"
e a lei affida l'annuncio del grande mistero: "Va' a dire ai miei
fratelli: io salgo al Padre mio e Padre vostro, al mio Dio e vostro Dio".
E' di grande rilevanza che in un tempo nel quale la testimonianza delle
donne, e quindi la loro parola, non aveva valore giuridico, il Cristo
affidi il messaggio di resurrezione, a Maria di Magdala, facendo di lei
la prima mediatrice della Parola, del Logos incarnato, rendendola apostola
degli apostoli.
Il matrimonio di Maria e Gesù
Secondo alcuni studiosi (fra cui L. Gardner) la Maddalena fu la sposa
sacra di Gesù in pieno rispetto delle procedure del matrimonio
ebraico per i discendenti della sirpe di Davide e le nozze di Canaan (in
cui Gesù era lo sposo) sarebbero appunto il primo atto di tale
matrimonio. Da Maria e Gesù sarebbero nati, secondo tale tradizione,
in cui credevano anche i Catari, tre figli, dando luogo ad una dinastia
che si protrae nei secoli.
Maria Maddalena nella Gnosi
In alcune sette gnostiche tra il 2° e il 5°secolo dC, Maria Maddalena
giocava un ruolo simbolico molto importante. Si riteneva che per la sua
vicinanza con Gesù avesse ricevuto una rivelazione speciale da
Lui e conoscenze che in seguito Ella avrenbbe trasmesso agli altri discepoli.
Maria Maddalena era anche larchetipo del sacerdozio femminile.
Vi è un gruppo di fonti gnostiche che afferma di aver ricevuto
una tradizione di insegnamenti segreti da Gesù tramite Giovanni
e Maria Maddalena. Una parte di tale rivelazione aveva a che vedere con
il concetto che il divino è sia maschile che femminile. Essi interpretarono
ciò nel senso simbolico e astratto in cui il divino consiste da
una parte dellIneffabile, del Profondo, del Padre Primo e dallaltra
della Grazia, del Silenzio, della Madre di ogni cosa.
Nel Vangelo di Maria si racconta di quando gli apostoli, spaventati
e disorientati dalla crocifissione, chiesero a Maria di infondere loro
coraggio parlando degli insegnamenti segreti trasmessi a lei da Gesù.
La Maddalena acconsentì e parlò loro fino a che Pietro,
furioso, la interruppe chiedendo: davvero Egli ha parlato privatamente
di queste cose ad una donna e non apertamente con noi? Ci tocca ora davvero
ascoltare Lei? Gesù preferiva dunque lei a noi? Maria replicò:
Stai dicendo che dico cose che ho inventato io stessa o che sto
mentendo a proposito del mio Signore? A questo punto Levi intervenì
dicendo Pietro, sei sempre stato impulsivo. Ora stai parlando con
lei come con un avversario. Se il Signore lha considerata degna,
chi sei tu per rifiutarla? Sicuramente il Signore lha conosciuta
molto bene. E questa è la ragone per cui lha amata più
di noi. Al che gli altri furono daccordo per accettare linsegnamento
di Maria e, incoraggiati dalle sue parole, uscirono a predicare. Vangelo
di Maria 17.18 - 18.15.
Maria Maddalena, la Francia e i Catari
Secondo alcune fonti Maria Maddalena morì nel 63 d.C, all'età
di 60 anni, in quella che oggi è St.Baume, nella Francia meridionale.
Il suo esilio venne raccontato da Giovanni, nella "Rivelazione"
(12:1-17), in cui descrive Maria e suo figlio e narra della sua persecuzione,
della sua fuga e della caccia al resto del suo seme (i suoi discendenti)
condotta senza tregua dai Romani. Oltre a Maria Maddalena, fra gli emigrati
in Gallia nel 44 d.C, c'erano Marta e la sua serva Marcella. C'erano anche
l'apostolo Filippo, Maria Iacopa (moglie di Cleofa) e Maria Salomè
(Elena). Il luogo dove sbarcarono in Provenza era Ratis, divenuto poi
noto come Les Saintes Maries de la Mer.
Tra le fonti scritte sulla vita di Maria Maddalena in Francia troviamo
"La vita di Maria Maddalena", di Raban Maar (776-856), arcivescovo
di Magonza (Mainz) e abate di Fuld.
In Francia Maria Maddalena avrebbe continuato lopera di predica
e di guarigione e trascorso lunghi anni in meditazione e in digiuno (nutrendosi
esclusivamente della presenza degli angeli) in una grotta.
Il culto più attivo della Maddalena s'insediò poi a Rennes-le-Chateau,
nella regione della Linguadoca. Ma anche altrove, in Francia, sorsero
molti santuari dedicati a S.te Marie de Madelaine, fra cui il luogo della
sepoltura a Saint Maximin-la-Sainte Baume, dove i monaci dell'ordine di
san Cassiano vegliarono sul suo sepolcro e tomba in alabastro dall'inizio
del 400. Un'altra importante sede del culto della Maddalena fu Gellone,
dove l'Accademia di Studi Giudaici fiorì durante il IX° secolo.
La chiesa a Rennes-le-Chateau fu consacrata a Maddalena nel 1059 e nel
1096, l'anno della Prima Crociata, ebbe inizio la costruzione della grande
Basilica di santa Maria Maddalena a Vézelay. Nel redigere la Costituzione
dell'Ordine dei Cavalieri Templari nel 1128, san Bernardo menzionò
specificatamente il dovere di "obbedienza a Betania, il castello
di Maria e Marta". E' quindi molto probabile che le grandi cattedrali
di "Notre Dame" in Europa, tutte sorte per volere dei Cistercensi
e dei Templari, fossero in realtà dedicate a Maria Maddalena.
Nel 1209 un esercito papale di 30.000 soldati al comando di Simone di
Montfort calò sulla regione dela Linguadoca. Erano stati mandati
a sterminare la setta ascetica dei catari (i Puri) che, secondo il Papa
e Filippo II° di Francia, erano eretici. Il massacro, durato 35 anni,
costò decine di migliaia di vite umane e culminò con l'orrendo
eccidio al seminario di Montségur, dove oltre 200 ostaggi furono
bruciati sul rogo nel 1244. In termini religiosi la dottrina dei catari
era essenzialmente gnostica: erano persone dotate di grande spiritualità
e credevano che lo spirito fosse puro, ma che la materia fisica fosse
contaminata. Sebbene le loro convinzioni fossero poco ortodosse, il timore
del papa in realtà era causato da qualcosa di molto più
minaccioso. Si diceva che i catari fossero i custodi di un grande e sacro
tesoro, associato ad un'antica e fantastica conoscenza. La regione della
Linguadoca corrispondeva sostanzialmente a quello che era stato il regno
ebraico di Septimania nell'VIII° secolo, sotto il merovingio Guglielmo
de Gellone. Tutta la zona della Linguadoca e della Provenza era impregnata
delle antiche tradizioni di Lazzaro (Simone Zelota) e di Maria Maddalena
e gli abitanti consideravano Maria la "Madre del Graal" del
vero cristianesimo occidentale. Ai pari dei Templari, i catari erano apertamente
tolleranti verso la cultura ebraica e musulmana e sostenevano anche l'uguaglianza
dei sessi. Come livello di apprendimento e di educazione, i catari erano
tra i più colti nell'Europa di quel periodo, permettendo uguale
accesso all'istruzione ai ragazzi e alle ragazze. Di tutti i culti religiosi
nati in epoca medievale, il catarismo era il meno minaccioso, ma la tradizione
sviluppata in Provenza, già dal I° secolo, sulla storia dei
discendenti di Gesù alla Chiesa romana non piaceva. Al pari dei
Templari i catari non volevano assolutamente sostenere la tesi che Gesù
fosse morto sulla croce. Si riteneva così che possedessero sufficienti
informazioni attendibili per smentire clamorosamente la storia della crocifissione.
C'era soltanto una soluzione per un regime disperato che aveva paura di
perdere credibilità. Dalla Chiesa di Roma fu impartito un ordine:
"Uccideteli tutti".
La Maddalena medioevale
Dal Medioevo si afferma la figura della Maddalena come contro-eroina in
un mondo di oppressione maschile.
Ella era ammirata come
- la donna che fu la prima testimone della resurrezione
- la donna che insegnava agli apostoli quando questi si distraevano
- la donna che predicava - in un momento in cui alle done era vietato
predicare;
- la donna che sconfisse lopposizione maschile.
La devozione alla Maddalena cominciò a diffondersi. La troviamo
in statue, dipinti, fregi, pannelli dellaltare e illustrazioni dei
manoscritti. Era usualmente rappresentata o al momento di ricevere lincarico
da Gesù o mentre predicava alle folle.
Si diffuse in tutta europa il racconto del suo arrivo in Francia attraverso
la Legenda Aurea, un testo del XIII° secolo sulle vite
dei santi che veniva letto in ogni chiesa e monastero.
Iconografia di Maria Maddalena
Nell'iconografia classica Maria Maddalena veste di nero e porta un mantello
rosso, oppure, come appare in molti dipinti, sotto la tunica nera ne indossa
una rossa, segno della sua dignità sacerdotale.
Probabilmente, come Gesù, ella apparteneva alla prisca setta dei
Nazirei. Nazireo deriva da " Netzah " figura associata alla
lunare Iside egizia e gli appartenenti alla setta vestivano tuniche nere.
Maddalena trova la sua etimologia in Magdalha, "Torre", e proprio
Maria Maddalena spesso veniva indicata dai Templari come Madre del Graal
e sposa del Messia. Da questi i simboli si intuisce anche un legame fra
il culto di Maria Maddalena e le celebri Madonne Nere, presenti non a
caso soprattutto in Francia.
Altri attributi iconografici di Maria Maddalena:
Il Vaso - Il Teschio - Il Cilicio o la Sferza - La Croce - Il Libro -
La Stuoia - Lo Specchio rotto - I Capelli Lunghi - La Nudità -
Le Gioie disprezzate collana di perle rotta - Le Radici amare - La Grotta
- Gli Angeli
Un miracolo di Maria Maddalena
Dal momento che Maria Maddalena rappresentava la prostituta sacra, ella
era la mediatrice fra il mondo del divino e il mondo umano e ci sono diversi
miti in cui si parla della capacità di Maria Maddalena di operare
miracoli. In uno di essi si racconta di quando per prima ella vide e comunicò
di aver visto Gesù risorto. Mentre correva a raccontarlo agli altri
discepoli, ella incontrò Ponzio Pilato e gli disse della meravigliosa
notizia. Provalo! rispose Pilato. In quel momento stava passando
una donna con un cestino di uova e Maria Maddalena ne prese uno in mano.
Come lo mostrò a Pilato, luovo divenne di colore rosso brillante.
Testo e ricerca di Anna Pirera per https://www.ilcerchiodellaluna.it
© 2004
Inserito nel sito www.ilcerchiodellaluna.it
nel 2004
Testi:
The Song of Eve - Manuela Dunn Mascetti
Laurence Gardner - Bloodline of the Holy Grail
Anne e daniel Meurois-Givaudan - Le strade di un tempo vol2° - Il
Vangelo di Maria Maddalena (entrambi delle edizioni Amrita)
|