Luna di Aprile
o Luna rosa, Luna delle Uova, Luna della lepre, Luna dell’erba,
Luna dei boccioli
La luna del nuovo inizio, o luna delle
uova
Aprile è il mese del nuovo inizio,
che si manifesta con il ritorno della vegetazione a Primavera.
Con Oestara è stato deposto l'uovo della nuova vita, ed ora il
suo guscio si incrina e rapidamente si schiude dando alla luce il suo
prezioso contenuto.
Questo in natura è il tempo della germinazione, che racchiude in
sè tutta la forza vitale, l'entusiasmo, la spinta verso la vita
del seme che sta per nascere.
Per analogia questo tempo coincide con il segno dell'Ariete,
il grande pioniere dello zodiaco, cui spetta il grande compito di iniziare
le cose.
Il fuoco dell’Ariete è un
fuoco esplosivo, la cui energia creatrice si espande in ogni direzione,
riportando la scintilla della vita.
Marte è il suo pianeta
governatore, il Dio guerriero che i popoli antichi consideravano grande
protettore della primavera e delle energie fecondatrici maschili (e che
solo in seguito divenne dio di guerra, a mano a mano che i romani presero
a conquistare il mondo).
E' dunque tempo anche per noi di attivare il nostro fuoco interiore, dando
inizio a nuovi progetti, concretizzando gli intenti che forse abbiamo
espresso durante la stagione invernale.
Nelle energie di aprile tutto è in movimento, crescita, cambiamento,
e poiché Ariete è un segno che lavora sul piano dell'identità,
anche dentro di noi è il momento di risvegliare la fiducia nelle
proprie possibilità, la capacità di riconoscere le occasioni,
anche quando questo comporta un certo rischio.
La Luna di aprile è anche una luna dai frequenti cambiamenti di
umore. Possono convivere, nell'arco di pochi giorni, calma e impeti emotivi.
Ci possono essere momenti dominati dall'egoismo, dove siamo molto centrate
su noi stesse: è utile approfittarne per riappropriarci dei nostri
spazi, per recuperare ciò che davvero ci appassiona, al di là
di tutti i doveri che spesso ci sovrastano, e per occuparci delle nostre
esigenze, che magari abbiamo troppo trascurato nei mesi passati.
Questo mese è ricco di simboli, tra cui l'uovo, che rappresenta
il potere dell'inizio, del manifestarsi della creazione.
Esso è il principio da cui nascono tutte le cose, è il contenitore
di nuova vita.
Nelle narrazioni mitiche vi è spesso un Uovo
Cosmico all'origine della creazione.
Altro archetipo primaverile è la colomba,
simbolo del ritorno della vita e dell'amore, associato alla dea Afrodite
e in seguito adottato dal Cristianesimo come simbolo pasquale.
Infine il serpente, forse il
più antico e potente simbolo del rinnovamento e della rigenerazione,
presente in tutte le culture, che ci accompagna dal lontano neolitico,
associato al volto della Dea della Trasformazione.
Nella forma dell'Uroboro, il serpente che si morde la coda, esso rappresenta
il cerchio della vita e ci riporta ancora al simbolismo dell'uovo.
Spiriti di Natura: fate delle piante
Piante: basilico, aglio, sangue di drago, geranio, cardo.
Colori: cremisi, giallo oro
Fiori: margherita, pisello odoroso
Profumi: pino, lauro, bergamotto, patchouli
Pietre: rubino, granato
Alberi: pino, lauro, nocciolo
Animali: orso, lupo
Divinità: Kali, Hathor, Anahita,
Cerere, Ishtar,
Venere, Bast
Le fasi lunari di Aprile
2024
Quarto calante, 2 aprile 2024
Luna Nuova, 8 aprile 2024, alle ore 20:20 in Ariete
Quarto crescente, 15 aprile 2024
Luna Piena, 24 aprile 2024, alle 01:48 in Scorpione
La luna di aprile in giardino
di Mimmo Tringale
La lunazione di aprile è chiamata anche della "Luna rossa"
perché soprattutto nel periodo che va dalla luna nuova al primo
quarto si possono verificare gelate che pur non essendo intense, determinano
la "bruciatura" delle gemme e dei germogli più sviluppati,
i quali assumono una colorazione quasi rossastra.
Un vecchio adagio giapponese afferma : "Dopo la piena luce della
seconda lunazione sulla terra è tutto abbondanza o tutto carestia"
ed in effetti dopo la luna piena di aprile, gran parte dei vegetali sono
in procinto di completare il loro sviluppo ed è quindi possibile
avere un'idea precisa di quello che sarà il raccolto.
In alcuni regioni dell'Italia meridionale i vecchi agricoltori affermano
che "La luna nuova tra aprile e maggio fa maturare il grano",
mentre "la luna crescente favorisce la maturazione delle ciliege
e decide la sorte di tutti i frutti a nocciolo".
In luna crescente
Semine
A dimora all'aperto: anguria, basilico, bietola da orto, cardo,
carota, cetriolo, coriandolo, fagiolo, fagiolino, fava, melone, peperone,
pisello, melanzana, pomodoro, prezzemolo, ramolaccio, ravanello, rucola,
scorzanera, zucca e zucchina.
In semenzaio all'aperto: basilico, pomodoro, melanzana, cetriolo
In serra, ma solo nelle zone più fredde del centro-nord:
acetosa, basilico, cetriolo, anguria, melanzana, melone, peperone, pomodoro,
zucca e zucchina.
In piena terra: Acanthus mollis, Ciclamen europaeum, calendula,
crisantemo, Digitalis, Iberis sempervirens, Lupinus polyphyllus, Myosotis,
papavero, primule, fiordaliso, girasole ornamentale, graminacee ornamentali,
iberis, viole, violaciocche.
Trapianti
Nell'orto: anguria, basilico, bietola da orto, cardo, cetriolo,
coriandolo, fagiolo, fagiolino, fava, melone, peperone, melanzana, pomodoro,
ramolaccio, scorzanera, zucca, zucchina, cavolo cappuccio, tetragonia,
indivia riccia, lattuga, bietola da coste, lattuga cappuccio, porro, scarola,
sedano.
In giardino: bocca di leone, calendula, campanella rampicante,
gladiolo, graminacee ornamentali, Ageratum, Callistephus, Canna, Coleus,
Cosmos, dalia, Hedichium, petunie, Nicotiana, Phlox decussata, Salvia
splendes, Tagetes.
In luna calante
Lavori
Effettuare i trattamenti primaverili tranne che sugli alberi in fiore.
Rinnovare la pacciamatura sotto gli arbusti da frutto. Controllare che
le legature non siano troppo strette ed eliminare i germogli che nascono
sotto gli innesti attecchiti.
Vangare le aiuole per le semine e trapianti. Rincalzare le patate, mettere
i tutori a pomodori, piselli e fagiolini rampicanti.
Dopo la fioritura dividere Primule, Arabis, Bellis, Aubrietia, Elleborus.
Continuare ad annaffiare e concimare regolarmente le bulbose che sono
fiorite tra aprile e gli inizi di maggio e attendere l'appassimento delle
foglie prima di togliere da terra gli organi sotterranei.
Semine
A dimora all'aperto: agretto, bietola da coste, cipolla colorata,
lattuga da taglio, spinacio.
In semenzaio all'aperto: cavolo cappuccio, tetragonia, indivia riccia,
lattuga, bietola da coste, lattuga cappuccio, porro, scarola, sedano.
In serra, ma solo nelle zone più fredde del centro-nord:
agretto, bietola da coste, cavolo cappuccio, lattuga, indivia riccia.
Cimature e Potature
Cimare i crisantemi e gli arbusti a fioritura precoce come Spirea, Prunus
giapponese e Forsythia per migliorare la fioritura.
Potare gli agrumi ed effettuare il primo taglio alle siepi a rapido accrescimento
come Lauroceraso, Ligustro e Biancospino.
tratto da lifegate: https://www.lifegate.it/ambiente/articolo.php?id_articolo=786
Le Erbe di Aprile in cucina
a cura di Betty
Forner
Aprile è il quarto mese dell'anno in base al calendario gregoriano
e secondo alcune interpretazioni
il nome deriva dal greco Aphros, che è il nome greco della dea
Afrodite, a cui era dedicato il mese d'Aprile.
Secondo altre teorie, il nome deriva dal latino aperire (aprire) per indicare
il mese in cui si "schiudono" piante e fiori.
La Natura si sta risvegliando donandoci anche in questo mese preziosi
doni che ci permettono di comunicare con Lei attraverso il nutrimento.
La Grande Madre in questo mese è aperta all'intervento fecondo
del cielo. Nelle sue viscere, infatti, essa accoglie e trasforma il Seme
del Dio,
seme al quale la Madre dà potenza, una Potenza Magica.
Le erbe che sono cariche maggiormente dell’energia di questo mese
sono: Aglio, Basilico e Borragine.
AGLIO
L’utilizzo dell’Aglio in cucina si perde nella notte dei tempi:
attraverso l’Aglio i primitivi rendevano sapide anche le carni crude
e gli Egiziani lo ritenevano sacro.
Nel folclore europeo, si riteneva che l'Aglio tenesse lontani i vampiri
e s'indossava in un sacchetto intorno al collo. Questa tradizione si può
collegare al fatto che
i vampiri erano considerati dei "parassiti" e conseguentemente
l'Aglio, avendo proprietà antibatteriche, li teneva lontani.
Nel Medioevo i medici usavano delle mascherine imbevute di succo d'aglio
per proteggersi dalle infezioni e tutt'oggi è ampiamente usato
nella medicina popolare.
Dell’Aglio si utilizza il bulbo sia a scopo alimentare che medicinale.
L’Aglio contiene allisina, allina
e un glucoside solforato, che lo rendono stimolante sia per il sistema
digestivo che per quello respiratorio, infatti grazie a queste sue preziose
caratteristiche
in passato veniva chiamato la
“tiriaca dei poveri”. L’Aglio può intervenire
in modo benefico in caso di: arteriosclerosi, diarrea, asma, gotta, ipertensione,
parassitosi, ulcera, difetti di circolazione.
Una delle ricette più comuni ma che dona innumerevoli benefici
al nostro corpo é qui sotto riportata.
Spaghetti Aglio Olio e Peperoncino (dosi per 3 persone)
l 250 grammi di Spaghetti
l 5 spicchi d'Aglio schiacciati
l Peperoncino fresco o secco a proprio gusto
l 7 cucchiai d'Olio d'Oliva Extravergine
Porre in una padella larga l'olio e soffriggere l'Aglio finché
si colora di marroncino, spegnere il fuoco e porre il peperoncino mescolare
bene e coprire.
Far cuocere la pasta e scolarla al dente accendere il fuoco della padella
con l'aglio scaldare e gettare la pasta a fuoco vivo far saltare per 1
o 2 minuti
mescolando bene e poi servire.
BASILICO
Il Basilico è una pianticella erbacea fra le più comuni.
Gli antichi Egizi utilizzavano il Basilico per le offerte sacrificali.
I Galli coltivavano il Basilico a luglio/agosto finché è
in fiore. I raccoglitori di questa pianta,
che per Loro era sacra, dovevano sottoporsi a rigidi rituali di purificazione:
lavarsi la mano con cui si doveva raccogliere nell'acqua di tre sorgenti
diverse,
rivestirsi di abiti puliti, tenersi a distanza dalle persone impure e
non utilizzare attrezzi in metallo per tagliare i fusti. Il Basilico è
una delle piante aromatiche
più usate in cucina per dare sapore ad insalate, sughi, minestre,
formaggi, salse, ecc.
Il Basilico ha molteplici proprietà: stimolanti, antispasmodiche,
diuretiche, tonico-digestive, antisettiche, antinfiammatorie e il succo
delle foglie strofinato sulla pelle allontana le zanzare.
Tutta la pianta contiene un olio essenziale ricco di estragolo (come il
dragoncello) ed eugenolo (come il garofano), oltre a linalolo e terpeni.
Le proprietà di questa essenza producono i seguenti effetti: antispasmodico:
calma i disturbi della digestione, come gli spasmi gastrici, l'aerofagia
e i disturbi digestivi d'origine nervosa; inoltre allevia l'emicrania
dovuta, o associata, a una cattiva digestione; tonificante del sistema
nervoso e cardiovascolare e si consiglia in caso di astenia, d'esaurimento,
di fatica e di pressione bassa. Inoltre aumenta la produzione del latte
durante l'allattamento, facilita le mestruazioni e diminuisce i dolori
derivati da spasmi
o da congestione uterina.
Liquore al Basilico
l 30 Foglie di Basilico
l 300 grammi di Grappa
l 300 grammi di Zucchero
l 300 grammi d' Acqua
Pulire le foglie senza bagnarle: metterle con l'alcool in un vaso a chiusura
ermetica e lasciare riposare per 20 giorni scuotendo ogni tanto il vaso
senza aprirlo.
Passati i 20 giorni bollire l'acqua con i tre etti di zucchero per pochi
minuti. Lasciare intiepidire e aggiungere poi alle foglie nel vaso. Lasciare
il tutto per 24 ore,
poi filtrare e passare il liquore filtrato in una bottiglia chiusa bene,
possibilmente di vetro chiaro perché si veda la trasparenza verde
vivo del liquore.
BORRAGINE
La Borragine è una pianta annuale che cresce allo stato spontaneo
e la possiamo riconoscere per i suoi bellissimi fiori blu brillante a
forma di stella.
La Borragine é ricca di fitoestrogeni che favoriscono la regolare
la funzione ormonale; quest'azione riequilibrante ha un'influenza diretta
sullo sviluppo del seno,
che possiede recettori di estrogeni che attirano naturalmente gli ormoni
femminili prodotti dal corpo grazie all'effetto dei fitoestrogeni.
La Borragine è, inoltre, ricca di minerali essenziali quali calcio
e potassio, acido palmitico, tannini, acidi grassi essenziali Omega-6
, necessari a una corretta funzione cardiovascolare e a mantenere pelle
e unghie sane.
L'olio di Borragine è usato per curare l'artrite reumatoide, eczemi,
psoriasi, disfunzioni coronarie, pressione alta e colesterolo alto.
La Borragine porta notevoli benefici per regolarizzare le funzioni surrenali
e ghiandolari, ricostituisce l'energia del sistema nervoso e sia i fiori
che le foglie sono ricche
di potassio e calcio che aiutano a purificare il sangue, agisce sul fegato
e sui sistemi di disintossicazione grazie alla sua abilità d'aumentare
la secrezione d'urina e l'eliminazione di tossine e scorie attraverso
le urine, agisce sul sistema immunitario e la sua reattività grazie
alla sua abilità di facilitare la rimozione di secrezioni
di catarro dalla mucosa broncopolmonare e causare l'espulsione di muco
dal tratto respiratorio, é calmante per il sistema nervoso,
Il The alla Borragine è ritenuto ottimo per ridurre le febbri alte.
Alla sua azione diaforetica viene anche attribuito l'effetto antidoto
contro vari veleni, soprattutto di serpenti ed insetti.
La Borragine è un'erba con un sapore simile a quello del cetriolo,
infatti le foglie fresche sono usate nelle insalate per sostituire i cetrioli,
nelle minestre e zuppe a cui aggiunge un sapore caratteristico e per insaporire
il the freddo e bevande di frutta. I fiori sono usati nelle torte e altre
preparazioni dolciarie come guarnizione delicata e mantengono il colore
dopo la cottura al forno. Come tisana, la Borragine ha un sapore ottimo
e delicato ed effetti calmanti che la rendono perfetta come tisana della
buonanotte.
I fiori possono anche essere canditi o congelati in cubetti di ghiaccio
per aggiungere un tocco festivo ai punch o ai drink freddi. Si possono
anche semplicemente aggiungere freschi alle bevande. Gli antichi Romani
furono i primi ad usare la Borragine in questo modo, aggiungendola al
vino.
La parola Celtica "borrach" significa "coraggio",
infatti la Borragine, aggiunta al vino, veniva usata appunto anche dai
Celti per dare coraggio ai guerrieri per affrontare i nemici in battaglia.
Gli antichi Greci, invece, la usavano per curare i mal di testa d'abuso
di vino; inoltre, era tradizionalmente usata per decorare le case per
i matrimoni.
Bistecche di Borragine (dosi per 4 persone)
l 4 foglie grandi di Borragine
l 1 Uovo
l 200 grammi di Pangrattato
l Abbondante di Olio d'Oliva Extra-Vergine
l Sale
Lavare la verdura e asciugarla. Sbattere l'uovo col sale, passarvi le
foglie di borragine ed impanarle con il pangrattato. Friggerle in abbondante
olio.
FONTI
www.edicolaweb.net
www.anagen.net/borra.htm
https://ricette.goup123.com/ricette/Liquore+Di+Basilico+2-12119.htm
www.xtutto.com/piante/piante-medicinali/basilico-ocimum-basilicum-l..html
Frate Indovino, IL NUOVO SEGRETO DELLA SALUTE, Edizioni Frate Indovino,
Perugia,
it.wikipedia.org
www.agraria.og
Immagine Aglio: www.agraria.org
Immagine Basilico: www.xtutto.com
Immagine Borragine: www.fdsoftware.it
Il pesce d'Aprile
Il pesce d’aprile si "festeggia" il primo del mese ed
è un'usanza molto antica che quasi certamente risale a qualche
antica festa pagana, soppressa dalla Chiesa, ma sopravvissuta negli usi
e costumi degli uomini.
L’ipotesi più accreditata ne fa risalire l’origine
ad un periodo antecedente al 154 A.C., quando il primo di aprile segnava
l’inizio dell’anno.
La matrice della festa era indubbiamente allegra e scherzosa, come vuole
la primavera, e come tale continua a restare viva in gran parte del mondo:
in Messico, ad esempio, lo chiamano “Dia de los Innocentes”;
in Francia, e in Italia, si usa invece l’espressione “Poisson
d’Avril” (“pesce d’aprile”).
Nei paesi anglofoni la ricorrenza del primo aprile si chiama “April
fool’s day” (“il giorno del buffone d’aprile”),
dove il termine “fool” richiama alla mente il “fool”,
il folletto delle corti medioevali, sottolineandone così il sapore
scherzoso. Infine, in Germania, “Aprilscherz” è semplicemente
lo “Scherzo d’Aprile”.
Per gli antichi Romani era la festa della Fortuna Virilis (una festa celebrata
in onore della dea Fortuna Virilis) e di Venus Verticordia, (in onore
di Venere che cambia i cuori).
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