Il principio primario lunare
Le espressioni "principio primario"
ed "archetipo" si riferiscono ad un'antichissima dottrina delle
tipologie, la cui origine si sottrae ad ogni indagine storica, giacché
le sue tracce si perdono nella notte dei tempi. Secondo la concezione
della filosofìa ermetica, i principi primari sono esistiti fin
dall’inizio e, per così dire, sono una parte preesistente
ed originaria della creazione. Anche secondo le tesi della psicologia
junghiana, gli archetipi sono qualcosa di immanente e non un'ideazione
dell'uomo.
L’uomo dispone di modelli psichici basilari innati, ossia, con la
nascita, l'anima scivola in un determinato tessuto di modelli comportamentali.
I dieci principi primari utilizzati nella filosofia ermetica sono, ancora
più degli archetipi e degli elementi, sostanzialmente e generalmente
partecipi su basi fisiche di tutto, anche delle vicende spirituali e mentali
del nostro mondo.
La luna è il principio primario femminile per eccellenza. Quanto
centrale potrà forse essere in futuro suo ruolo lo possiamo intuire
considerando l'impressionante rinascita che la luna, con tutti i suoi
aspetti, vive attualmente nella popolazione. Si potrebbe parlare addirittura
di un boom della luna, con il quale nessun altro principio primario è
im grado di competere, nemmeno marginalmente. Anche se la tendenza riguarda
attualmente soprattutto aspetti marginali della società, da queste
avvisaglie si possono cogliere i segnali di un futuro più femminile.
La tendenza verso la luna è cominciata a vari livelli, certe volte
anche molto spettacolari, come i viaggi degli astronauti verso il satellite
della terra. Ma ne fa parte anche l'uso di indicare sugli orologi, oltre
all’orbita del sole anche le fasi lunari.
Oggi in agricoltura si ricomincia a piantare e raccogliere sempre più
spesso tenendo presente il ciclo lunare, a tagliare la legna regolandosi
sulle fasi della luna e a prendere gli appuntamenti medici a seconda dell’influenza
più o meno favorevole della luna: si tratta solo dell’inizio
di una rinnovata presa di coscienza degli effetti dei principi primari,
dei quali il più importante è, appunto, la luna.
Che questo principio primario femminile sia considerato ora di gran lunga
il più importante ha a che a che fare con un bisogno di recupero,
dopo anni di preferenza dei principi primari maschili.
L'ormone da attribuire al principio lunare è l'estrogeno. E il
più femminile tra gli ormoni femminili. Tutti gli sforzi materni
sono sotto la sua influenza così come anche tutti gli sforzi tendenti
a realizzare la maternità: per esempio la disponibilità
a concedersi, la ricerca dell'unione, la sensazione di piacere ai genitali
e il desiderio di concepire. L’estrogeno favorisce quel piacere
che porta frutti. Nel regno animale si parlerebbe di disponibilità
all’accoppiamento.
Il principio lunare vale sia per la madre che per il bambino. Esso comprende
psicologicamente sia la maturità, sia la regressione ed in generale
la schiettezza.
L’orgasmo vaginale, che dipende dal partner, appartiene a questo
principio. Allo stesso modo come il partecipare, il confidarsi e il lasciarsi
guidare.
Ne fa parte tutto ciò che è morbido, impressionabile ed
influenzabile. Lo stesso vale per la sessualità affettuosa, che
è esigente solo nei riguardi del seme.
Mentre il principio di Venere diventa attivo per il piacere, la luna reclama,
per sé e per i figli che dovranno nascere, la sicurezza, la durata
e la protezione. Insomma, la sua meta è comunque più il
figlio che il partner, il quale, senza che ci siano cattive intenzioni,
è più che altro il mezzo per ottenere il figlio.
Il fatto che le donne, ultimamente, abbiano sempre più spesso problemi
di concepimento, e che rimangano in volontariamente senza figli, colpisce
duramente soprattutto la natura lunare della donna. C'è da aspettarsi
che questo principio diventi effettivo o addirittura si scateni in diversi
campi sostitutivi. Questi livelli sostitutivi, scelti inconsapevolmente,
sono spesso problematici e quasi mai piacevoli.
A questo riguardo la femminile pienezza lunare che si manifesta a livello
fisico ma non in occasione di una gravidanza, è un "affare
di scambio" ancora innocuo.
Nel principio lunare regna, accanto a quella fertilità avvolgente,
soprattutto l’esperienza soggettiva. Una certa dipendenza dall’umore
è innegabile, e questa, a sua volta, risente dcll'impronta del
ciclo. La prima metà del ciclo - la fase estrogena “che può
portare a qualcosa” in riferimento alla gravidanza - è marcatamente
lunare.
Anche il seno, per quanto concerne il suo aspetto nutriente che mira soprattutto
al bambino donandogli nutrimento e forza, sottostà al principio
della luna.
II mito conosce come essere tipicamente lunare Selene, che diede cinquanta
figlie ad Endimione e che simboleggia la forza che si rinnova continuamente
e la fecondità della natura.
Il principio lunare è, d’altra parte, strettamente legato,
in tutti i suoi processi, con la natura ed il naturale.
L’ orientamento verso la fertilità e tutto ciò che
è materno dipende di conseguenza dalla luna. Così come,
vista dalla nostra prospettiva terrestre la luna cresce e decresce ritmicamente
nel ciclo, è compito del principio lunare oscillare con il ritmo
della vita ed essere legato con tutti i processi naturali, in special
modo con la fertilità. Così la donna (in cui agisce prevalentemente
il principio) lunare è la donna materna fertile, mentre la donna
(in cui agisce prevalentemente il principio di) Venere è l’amante
erotica, alla quale "capitano" i figli quasi incidentalmente.
Il simbolo del principio lunare è la coppa o la falce lunare un
simbolo del concepire, quindi tutto femminile.
Tra le espressioni problematiche del principio lunare ci sono gli sbalzi
di umore, che troviamo già nella parola latina luna e
con ancora maggiore evidenza nel francese luné ("di
umore..."). L'inglese lunatic ("pazzo") fa riferimento
alla pazzia insita in questo principio, che ci è noto anche per
i sonnambuli. Anche la carta della "Luna" nei Tarocchi evidenzia
i pericoli nella parte oscura della luna.
In generale troviamo qui una evidente dipendenza dagli umori. Questa si
può naturalmente esprimere in maniera positiva, ma può anche
manifestarsi nel sentirsi offesi, in cupa tetraggine fino ad arrivare
a degenerare in allucinazioni funeste.
Ai livelli liberati, verso i quali il principio lunare può evolversi,
troviamo un'alta sensibilità e capacità di immedesimarsi,
partecipazione premurosa, incondizionato amore materno e umana compassione.
Tratto e condensato dal libro: Medicina e autoguarigione per la donna,
di Rudiger Dahlke, Margit Dahlke e Volker Zahn, Edizioni Mediterranee
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