La Luna Blu - La Tredicesima Luna
La luna delle stagioni
Quando gli esseri umani vivevano in armonia con la natura, fu molto naturale
per loro alzare gli occhi al cielo e osservare la luna, intuendo che essa
governava la semina e i raccolti, le nascite e le maree e molto d’altro,
con la sua ciclicità tanto simile a quella di ogni donna.
Fu altrettanto naturale che fossero i cicli stagionali, accompagnati dai
ritmi della luna, a scandire la vita nei villaggi e nelle tribù,
quando gli esseri umani vivevano in armonia con le stagioni.
E poiché fu evidente che l’anno solare conteneva un plenilunio
per ogni mese, ognuna di queste lune piene prese nomi diversi, a seconda
della stagione, della qualità e dei colori della natura di quel
mese.
Così la luna del seme ricorda la rinascita di
ogni primavera, che avviene a Marzo, con Oestara
(equinozio di primavera), mentre la luna dell’erba
ci ricorda i prati verdi di Aprile.
A Beltane, la luna dei
fiori ci offre lo spettacolo della fioritura di Maggio, mentre
Giugno è il tempo della luna delle fragole.
Con Litha, solstizio d’Estate,
arriva l’abbondanza e così la luna del fieno,
la luna del grano (Lughnasad)
e la luna del raccolto scandiscono il tempo della stagione
estiva, che termina a Mabon, con
l’equinozio di Autunno. Ad Ottobre la natura si spoglia e così
questa è la luna delle foglie che cadono.
Il cuore della stagione buia si celebra a Samhain,
con la luna della nebbia, o luna degli antenati mentre
il freddo inverno inizia con la luna della neve, a Yule
(solstizio d’inverno), cui segue la luna dei ghiacci
a gennaio e la luna di febbraio, immacolata come i bucaneve
che ad Imbolc ci ricordano che
l’inverno sta ormai per finire.
La luna blu
Ogni stagione ha di norma tre lune piene, ma poiché il ciclo
della luna, come quello della donna, è di 28 giorni, mentre ogni
mese ne contiene mediamente trenta, succede che sette volte ogni 19 anni
si verifica una stagione con quattro lune piene, dando luogo al tredicesimo
plenilunio.
Quando due plenilunii cadono nello stesso mese, la tradizione assegna
alla seconda luna piena il nome di Luna Blu.
Naturalmente ciò non ha nulla a che vedere con il colore della
luna, anche se in modo assolutamente imprevedibile la luna può
anche assumere questa insolita colorazione, dovuta alla presenza di polveri
nell’atmosfera.
Fu quanto accadde nell’ultimo secolo e mezzo per tre volte: nel
1883 in occasione dell'eruzione del vulcano Krakatoa, nel 1927 a causa
dei monsoni seguiti ad una stagione particolarmente secca, e nel 1951
in seguito ad un enorme incendio della foresta canadese.
Sarà per via dell’eccezionalità di tale evento che
in inglese si usa dire “Once in a blue moon” per indicare
un fatto rarissimo, proprio come noi diciamo “a ogni morte di papa”.
Le origini
Secondo il Maine Farmers' Almanac del 1937 si attribuisce ai
primi coloni inglesi la tradizione di dare un nome a ciascuna luna piena
dell'anno. Sarebbero dunque stati loro a chiamare Blue Moon la tredicesima
luna, per non confonderla con le altre.
In realtà l'origine è controversa: secondo alcuni il termine
deriva semplicemente dal fatto che su alcuni calendari la seconda luna
piena del mese veniva stampata di colore blu per distinguerla dalla prima,
secondo altri deriva da una antica tradizione popolare ceca, secondo altri
ancora da una storpiatura del termine francese double lune in Blue Moon.
Queste teorie non sono suffragate da prove, mentre molto più credibile
sembra essere chi ritiene che la tradizione abbia origini molto più
vicine a noi e che derivi da un banale errore di interpretazione.
Infatti in un articolo apparso sul numero di luglio del 1943 della rivista
Sky & Telescope, l'autore Pruett interpretò malamente la tradizione
attribuendo l'appellativo di luna blu alla seconda luna piena del mese.
La questione si sarebbe risolta rapidamente e la cattiva interpretazione
sarebbe rimasta confinata ai lettori della rivista se nel 1980 l'articolo
non fosse stato riproposto durante una trasmissione di carattere astronomico
della radio nazionale americana. Da allora, potere dei mezzi di comunicazione,
l'errata interpretazione sostituì la tradizione originale.
La sua energia
Qualunque ne sia l’origine del nome, non c’è dubbio
che la tredicesima luna è un evento eccezionale, legato all’energia
di ciò che è insolito, raro e di conseguenza ancor più
magico.
Essa è la luna più stravagante e rara, quella che capita
ogni tanto, e per questa ragione alcuni la considerano una Luna magica,
altri una Luna pazza… e fu chiamata “La Luna Blu”.
L’omonima famosissima canzone "Blue Moon" di Bill Monroe
fa riferimento ad uno stato di particolare malinconia, così per
taluni "avere la Luna blu" significa portare in sé tristezza
e solitudine.
Per altre tradizioni invece il carattere di eccezionalità conferiva
a questa Luna caratteristiche
di punto di riferimento per i propri traguardi, per vedere se i propri
scopi fossero raggiunti, e per meditare sulle mancanze. Per questo si
dice sia adatta alla divinazione e agli incantesimi più potenti.
Nella pratica viene di associata ad animali di potere come serpenti
e gufi,
mentre i colori ricorrenti sono ovviamente le tinte più scure del
blu ed il viola; la pietra per eccellenza è l'ossidiana
e l'albero preferito è il sambuco.
Rito di capodanno con la luna blu
Quest’anno, 2009, la luna blu è resa ancor più speciale
dal suo coincidere con la notte di San Silvestro, o capodanno!
L'eccezionalità dell'evento ci induce ad osare di più, in
quest’occasione, esprimendo un desiderio che sia davvero speciale,
che abbia in sé l’ingrediente di ciò che è
straordinario e fuori dal comune … magari qualcosa che non avete
mai osato chiedere, qualcosa che può richiedere
l'intervento della dea Fortuna!
Bene, pensate intensamente a questa cosa straordinaria e scrivetela su
un bigliettino, che attorciglierete non troppo forte e legherete con un
filo blu. Tenete tra le mani il bigliettino caricandolo con l’energia
della vostra immaginazione… ricordate l’energia segue il pensiero
quindi esprimete solo desideri che siete davvero in grado di apprezzare
(e sostenere!) e che siano buoni per voi senza nuocere al pianeta, né
al resto dell’umanità.
Immaginate che il desiderio sia già realizzato, visualizzatevi
nella vittoria, prendetevi tutto il tempo necessario e quando sentite
di aver davvero creduto in questo (perché bisogna crederci, sennò
non funziona!), ringraziate l’universo e la tredicesima luna e affidate
il vostro bigliettino al fuoco di capodanno, e può essere un camino,
o una candela.. lasciate che voli verso il cielo e … buona fortuna!!!
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Ricerca di Manuela Caregnato per https://www.ilcerchiodellaluna.it©
2009
Inserito nel sito www.ilcerchiodellaluna.it
nel dicembre 2009
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Fonti:
Wikipedia
articoli di Michele Bortolotti e Christian Lavarian (gennaio
1999)
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