Solstizio d'estate - Litha – Casmaran,
il trionfo della luce
Il
Cerchio della Luna propone per Imbolc una serata
aperta di celebrazione biodanzante
Intorno al 21 giugno il sole celebra il suo trionfo, in quello che è
il giorno più lungo dell'anno, ma che allo stesso tempo, rappresenta
l'inizio del suo declino.
Infatti, dopo il Solstizio d'Estate, le giornate iniziano lentamente ma
inesorabilmente ad accorciarsi fino al solstizio d'inverno, in quella
che è la fase "calante" dell'anno.
Solstizio deriva dal latino solstat, "il sole si ferma", e,
infatti, pare quasi che il sole indugi un po' in questa posizione prima
di riprendere il suo cammino discendente. Il sole raggiunge la sua massima
declinazione positiva rispetto all'equatore celeste, per poi riprendere
il cammino inverso: inizia l'estate astronomica.
E' tempo in cui possiamo ricevere il massimo della potenza solare: la
mistica forza che unisce cielo e terra è ora più forte.
Questa verità era conosciuta dagli antichi popoli che pare fossero
a conoscenza del fatto che le "ley lines", le misteriose linee
energetiche che solcano la superficie terrestre aumentano la loro carica
energetica tramite la potenza solare. Anche monumenti come menhir, dolmen
e cerchi di pietre erano forse focalizzatori artificiali del sistema energetico
terrestre.
I cristalli possono essere potentemente caricati al solstizio e siccome
il granito dei megaliti di Stonehenge contiene una grande quantità
di quarzo, questo cerchio si attiva al Solstizio, generando un forte campo
energetico. Non a caso la cerimonia del Solstizio d'Estate è la
festa più elaborata e più famosa compiuta dai moderni ordini
druidici, che la celebrano ogni anno appunto a Stonehenge (nel 1999 sono
ripresi i rituali dopo una sospensione di dieci anni decretata nel 1988
dalle autorità britanniche per motivi di ordine pubblico).
Il Neo-Druidismo chiama il Solstizio d'Estate Alban Heruin, "Luce
della riva". Infatti, la festa è al centro dell'anno, al suo
volgere, così come la spiaggia è il luogo d'incontro di
mare e di terra dove i due confini si uniscono. Nelle tradizioni antiche
la "terra" era la zona astronomica al di sopra dell'equatore
celeste e l' "acqua" quella inferiore. Il sole trovandosi nel
loro punto d'incontro è come sulla riva del mare.
Mazzetti di erbe collocati sotto il cuscino favoriscono i sogni divinatori:
le erbe giocano un ruolo di primo piano nelle tradizioni solstiziali e
di San Giovanni. Si raccolgono piante aromatiche da bruciare sui falò
solstiziali, piante che danno poco fumo e hanno un buon aroma, come timo,
ruta, maggiorana. È comune credenza che moltissime piante raccolte
in quest'epoca abbiano poteri quasi miracolosi.
Il vischio è una pianta solstiziale molto importante nella tradizione
celtica: secondo lo scrittore romano Plinio pare che gli antichi Druidi
raccogliessero questa pianta con un falcetto d'oro, strumento che univa
la forma lunare al metallo solare. I rami di vischio al Solstizio d'Estate
assumono un aspetto dorato, il famoso Ramo d'Oro dei miti.
Il sambuco tagliato la vigilia del Solstizio, sanguina nelle leggende
britanniche.
Il seme di felce permetteva di trovare tesori nascosti, mentre il leggendario
fiore di felce (che non esiste, al pari del seme, in quanto la felce è
una pianta pteridofita, cioè che si riproduce tramite spore) rendeva
invisibili i suoi fortunati raccoglitori.
In tutti i paesi europei si raccolgono erbe ritenendole impregnate di
miracolose virtù: la verbena porta prosperità, mentre l'artemisia
sacra ad Artemide sorella di Apollo, protegge dal malocchio.
Si riteneva in particolare che l'energia solare si raccogliesse in fiori
come la calendula o l'iperico, la miracolosa "erba di San Giovanni".
Proprio tutte queste virtù magiche che terapeutiche attribuite
alle piante, spiegano l'abbondare di leggende riguardanti coloro che più
di ogni altra persona conoscevano le erbe magiche: le streghe.
L'usanza antica di certe donne di recarsi nude a raccogliere erbe ricorda
antichi riti in cui le donne andavano nude nei campi per propiziare il
raccolto, spesso danzando. Forse dietro le storie dei raduni di incantatrici
e di fattucchiere nella notte di mezza estate, si cela anche il ricordo
dei riti solstiziali celtico-germanici intorno ad un albero (il noce di
Benevento!) o delle feste licenziose in onore della dea Fortuna nell'antica
Roma che si tenevano appunto il 24 giugno: ricchi e poveri, liberi e schiavi,
accorreva ai templi, banchettava e danzava.
Fortuna è la Dea della casualità assoluta, del caos benefico
e rigeneratore. La somiglianza di queste feste con i Saturnali del Solstizio
d'Inverno fanno del Solstizio Estivo una sorta di capodanno o di carnevale,
un periodo "caotico" in cui il cosmo si rinnova e si ricrea,
con conseguente rimescolamento dei ruoli sociali e capovolgimento delle
norme morali. In questo benefico caos assumono rilievo i due elementi
primordiali del fuoco e dell'acqua, contrapposti ma pur sempre complementari,
dove il primo simboleggia i poteri della divinità maschile e la
seconda quelli della divinità femminile (o, se si preferisce il
Sole e la Luna).
L'acqua del Solstizio d'estate è direttamente collegata alla luna
e al segno del Cancro: significativamente il glifo di questo segno zodiacale
è composto da due segni spiraliformi che si oppongono in un simbolo
simile allo Yin-Yang orientale, forse indicanti le due metà dell'anno
che ora si incontrano.
Nelle celebrazioni solstiziali l'acqua è rappresentata dalla rugiada
o "guazza di San Giovanni", cui sono attribuiti poteri miracolosi:
fare ricrescere i capelli, ringiovanire la pelle o addirittura propiziare
la fertilità. Non era raro che molte giovani donne si bagnassero
nude nei prati con la magica rugiada la notte di San Giovanni.
Il fuoco viene simboleggiato dai falò accesi un po' ovunque in
Europa nella notte solstiziale. Sono simboli solari e accenderli significa
rafforzare l'energia dell'astro che d'ora in avanti va declinando. Un'altra
interpretazione esalta il loro valore purificatorio, con cui vengono scacciati
gli spiriti maligni e le malattie. Non bisogna dimenticare infatti che
in questo periodo caotico, di "passaggio", così come
gli esseri umani hanno libero accesso a regni e poteri soprannaturali,
così anche le entità malefiche possono vagare indisturbate
per il nostro mondo.
Nel folklore nord-europeo la vigilia di San Giovanni è una delle
tre "notti degli spiriti" insieme alle vigilie di Calendimaggio
e di Hallowee'en/Samhain. Ad ogni modo tutte le tradizioni popolari europee
vedono l'accensione di fuochi sulle colline, processioni notturne con
fiaccole e ruote infuocate gettate lungo i pendii.
Si danza intorno ai falò e si salta sulle fiamme quando queste
si abbassano.
In Scandinavia il falò del Solstizio era il "fuoco di Baldur".
Baldur, figlio di Odino, era il giovane dio che veniva ucciso nel fiore
degli anni e probabilmente nell'antichità si sacrificavano uomini
per rappresentarne la morte. Forse Baldur era uno spirito della vegetazione,
lo spirito della quercia celebrato da alcuni miti nordici e celtici. Infatti,
le leggende narrano di una lotta eterna tra due opposte divinità,
il Re della Quercia e il Re dell'Agrifoglio, dove il primo rappresenta
il Dio dell'anno crescente (cioè della metà dell'anno in
cui la luce solare prevale sulle tenebre notturne) e il secondo raffigura
il Dio dell'anno calante (la metà dell'anno in cui la notte prevale
sul giorno).
Se in inverno era il Re dell'Agrifoglio a soccombere, a Litha-Casmaran
era il Re della Quercia a dover cedere di fronte all'avversario. E questo
spiega perche i fuochi solstiziali erano alimentati con legno di quercia...
la quercia fiorisce intorno a Casmaran e segna il passaggio tra anno crescente
e anno calante.
La morte estiva del Re della Quercia aveva varie forme: bruciato vivo,
accecato con un ramo di vischio o crocifisso su una croce a T.
L'idea di due divinità o di due re che combattono eternamente tra
loro appare in molte culture. Ma se nelle mitologie più antiche
il signore abbattuto risorgeva ogni anno, in modo che la luce e l'oscurità
regnassero in equilibrio tra loro, in tutti questi miti più tardi,
probabilmente per influenza dei culti solari legati alla regalità,
la vittoria dei personaggi "luminosi" è sempre definitiva
e la morte di quelli “oscuri” senza appello.
Nelle leggende riguardanti il duello eterno dei due re appare spesso una
figura femminile che rappresenta la Dea, la quale non combatte, non si
schiera e non soccombe ma costituisce un perno immobile tra le due figure,
simbolo della Morte in Vita.
Infatti, anche se ora la terra è esuberante nella sua fertilità,
è pur sempre uno zenith transitorio in cui la Natura presiede alla
morte del Re della Quercia e all'insediamento del suo oscuro ma necessario
gemello.
Litha (dal nome della dea sassone del grano affine a Demetra e a Cerere
) rappresenta anche il ciclo agricolo incentrato sui cereali. Nelle Isole
Britanniche questo ciclo venne narrato nella storia di John Barleycorn
(lo spirito dell'orzo) che vive dalla semina fino al momento della sua
morte ad opera della falce, ma che poi rinasce dal suo stesso seme, in
un ciclo senza fine ma con momenti ben definiti, caratterizzati da celebrazioni
rituali. In questo ciclo il Dio muore e discende agli inferi dove la Dea
della Terra lo soccorre e lo fa rinascere.
Litha non è una festa di carattere esclusivamente maschile: nella
celebrazione del Solstizio d'Estate è uso onorare sia il Dio che
la Dea.
Pare che in questo periodo i culti relativi alla Dea Diana, divinità
strettamente legata alla luna, entrassero in grande fermento. Ad essa
ed alle altre dee lunari era associata infatti la famosa rugiada che si
raccoglieva all'alba del Solstizio d'Estate, liquido dalle grandi proprietà
magiche.
Celebrare Casmaran - Litha
Possiamo raccogliere le erbe del solstizio e conservarle come portafortuna.
La pianta sacra del solstizio d'estate è l'iperico. L'iperico raccolto
a mezzogiorno del solstizio era capace di guarire molte malattie, mentre
le radici raccolte a mezzanotte cacciavano via gli spiriti maligni. L'iperico
era appeso sulle porte per proteggere le abitazioni dagli spiriti malvagi,
e il suo nome greco hyperikon significa appunto "proteggere"
o "sconfiggere un'apparizione".
Com'è nella tradizione bruciare nove ceppi nei fuochi di Beltane,
è anche costume tirare 9 tipi di erbe nel fuoco di Litha. E sono:
Iperico, Ruta, Verbena, Vischio, Lavanda, Timo, Finocchio, Piantaggine
e Artemisia.
In tutta Europa si traevano (e forse ancora si traggono) presagi ad opera
delle ragazze nubili per sapere se si sarebbero sposate ed eventualmente
acquisire indizi sull'identità del futuro sposo. Ad esempio col
piombo liquefatto nelle padelle s'individuava, tramite le forme assunte
dal metallo, il mestiere del futuro sposo. Altri metodi utilizzavano la
chiara d'uovo versata nell'acqua o le fave sbucciate.
In Galles per trovare la propria anima gemella si camminava intorno ad
una chiesa nove volte e si metteva alla fine di ogni giro un coltello
nella serratura del portone, dicendo: "Qui c'è il coltello,
dove è il fodero?" Il simbolismo è evidente...
Usanze logiche se si pensa che la Natura, al massimo del suo rigoglio,
favorisce tutto ciò che riguarda l'amore e la fertilità.
E' il giorno delle divinazioni e delle magie domestiche, dei piccoli e
grandi riti protettivi legati all'elemento fuoco.
Per celebrare Casmaran possiamo fare cose molto semplici. Ad esempio alzarci
all'alba e osservare il sole che spunta, meditando sulle sue qualità
e sul suo destino: la massima forza coincide con l'inizio del suo declino.
Possiamo bagnarci con la rugiada solstiziale oppure accendere un piccolo
falò nel nostro giardino la vigilia del solstizio e organizzare
un piccolo festino con i nostri amici.
Ma possiamo anche celebrare ritualmente questo momento con una veglia
che cominci a mezzanotte, in fondo è la notte più breve
dell'anno!
All'aperto si può tenere acceso un piccolo fuoco oppure si possono
accendere candele rosse o dorate, meditare sui significati di questa festa,
ascoltare o suonare musica, leggere poesie, magari in compagnia dei nostri
amici.
Al momento dell'alba possiamo salutare il sole dicendo:
"Salute a te Sole nel giorno del tuo trionfo!"
Sentiamo l'energia solare che pervade il mondo.
Possiamo fare offerte di vino e di dolci.
Fonti e riferimenti
https://digilander.iol.it/cortescontenti/feste2.htm"
\l "casmaran"
https://digilander.iol.it/cortescontenti/feste2.htm#casmaranLitha
https://www.lollymagic.it/defaultxhtml/qs_Eventi/id_6/Solstizio+d'estate+(Litha).html