Il Puer Aeternus/ La
Puella - Kore
di Manuela
Caregnato
L'
archetipo del Puer, o fanciullo
divino, cui corrisponde al femminile quello della Puella,
ci riporta all'immagine del fanciullo interiore, che è presente
e continua ad esistere nel profondo di ognuno di noi, giacchè ogni
adulto è stato anche un bambino.
Il fanciullo e la fanciulla dentro di noi sono la sorgente dell'energia
vitale, della freschezza primaverile, della gioiosità luminosa,
dell'apertura alla vita.
Sul piano mitologico Puer e Puella sono correlati allo stato dell'innocenza
e al mito del Paradiso, quel luogo d'amore, armonia e felicità
che precede il cosiddetto peccato originale e la conseguente caduta, o
separazione, o piano dualistico dell'esistenza.
Jung fra gli altri ne delineò l'archetipo, in seguito ripreso
ed elaborato da molti altri studiosi.
L'eterno fanciullo è, a seconda degli autori, Peter Pan, Icaro,
Hermes/Mercurio, i i gemelli Castore
e Polluce, Eros/Cupido o ancora l'Innocente nel viaggio dell'eroe.
La Puella trova invece la sua raffigurazione più potente nella
figura di Kore- Persefone.
Si tratta di un archetipo vasto e complesso, che è difficile racchiudere
in un unico simbolismo giacchè molte ne sono le contraddizioni,
le zone d'ombra e le differenti sfumature interpretative.
A noi interessa prima di tutto coglierne i doni : quello
stato di purezza, quella capacità di provare stupore, di sentire
fiducia incondizionata verso la vita, lo stato di meraviglia che permette
di vedere il mondo sempre come fosse nuovo, quell'animo innocente che
appartiene ai fanciulli, e forse ai poeti.
“Fanciullo prendimi per mano per condurmi nel giardino della
pace, dove i nostri sorrisi si incontrano in eterno. In questo paradiso
riposa il mio cuore con il tuo, nella beatitudine”.
Un aspetto fondamentale dell' archetipo del fanciullo è il
suo essere "“avvenire in potenza".”
Nella psicologia dell'individuo ciò indica un'anticipazione di
sviluppi futuri, per questo motivo i salvatori, nel mito, sono spesso
fanciulli.
Il fanciullo è un salvatore artefice della totalità, perché
riesce ad unificare gli opposti, realizzare la sintesi di elementi consci
e inconsci della personalità.
In questa veste è rappresentato da ciò che è rotondo-cerchio
o sfera o dalla quaternità che è un'altra forma della totalità.
Anche alla fanciulla è, come vedremo, legata l'immagine del cerchio
nell'alternarsi ciclico delle stagioni.
Le personalità del fanciullo
e della fanciulla divini sono caratterizzate da una profonda
sensibilità e ricettività.
Essi sono, nel loro lato luminoso, molto dolci e cercano sempre l'armonia.
Hanno un temperamento “artistico, mutevole e curioso, e sono attratti
da chi manifesta nei loro confronti attenzione.
I fanciulli non hanno esperienza e vivono in quella dimensione dove tutto
deve ancora accadere.
Per questo sono sempre legati a un riferimento esterno, una figura adulta
a cui ispirarsi, da cui ricevere approvazione ed incoraggiamento.
I fanciulli, come tutti i piccoli, hanno bisogno di coccole e tendono
a cercare con le persone la simbiosi che hanno con la mamma, per sentirsi
protetti dai conflitti e problemi del mondo.
Sono spontanemente portatori della capacità di provare piacere
ed hanno fiducia negli altri, credono nell'amicizia e nell'amore e sono
essenzialmente gioiosi, aperti alla vita.
E' fondamentale per ognuno riuscire a contattare e risvegliare il fanciullo
divino che si cela nel profondo, perché è l'unico che ci
consente di vivere la realtà senza rinunciare ai nostri sogni,
ideali e valori.
Per essere felici è indispensabile trovare un equilibrio tra il
nostro io adulto e quello bambino, proprio per riuscire a distinguere
i momenti in cui è necessario adoperare la forza e il controllo,
da quelli in cui è possibile lasciar cadere le difese e andare
incontro alla vita a braccia aperte.
Si dice che la via più immediata per risvegliare il bambino divino
sia spesso la semplicità.
Alcuni aspetti del Puer
L' Eterno Fanciullo è una creatura perfetta che vive in un suo
mondo ideale.
Vivace, curioso, brillante, esso è fantastico finchè vola,
ma quando scende a terra è claudicante.
Non è il suo ruolo fare i conti con la realtà perché
lui vive nell'isola che non c'è.
Il Puer non appartiene alla terra; La sua direzione è
verticale; Il mondo orizzontale, la realtà non è il suo
mondo.
La sua natura è qui tipicamente maschile, fallica, aerea.
"Per forza il Puer è debole sulla terra, egli non
appartiene alla terra.
Egli non è destinato a camminare, ma a volare" (J. Hillman)
Lo spirito libero del Puer si confronta
faticosamente con i legami, non a caso una delle figure che vengono associate
al puer è il Dongiovanni.
Nonostante questa associazione, il puer è perlopiù
una figura androgina, la cui energia è precedente la consapevolezza
dell'identità sessuale.
In molte raffiguarzioni il puer è infatti ermafrodito.
Sul piano astrologico l'archetipo è ben rappresentato dal pianeta
Mercurio e più specificamente da Hermes,
Il dio greco corrispondente al mercurio Romano .
Hermes è il giovane Dio, messaggero dell'Olimpo, dotato di calzari
alati che gli permettono di volare.
Egli si diletta a fare scherzi ai divini fratelli ed ogni marachella gli
viene perdonata dal Padre Zeus, giacchè Hermes suscita in tutti
simpatia.
Siamo nel regno dell'Aria, elemento mutevole, inafferrabile, volubile
che governa il territorio dei pensieri e delle idee.
Mercurio infatti è preposto alle facoltà intellettive e
alla comunicazione; nella sua sede principale (Gemelli), ha il compito
di far circolare le informazioni e le notizie. Per fare ciò, sorvola
velocemente il mondo delle idee, saltando da un luogo all'altro, discontinuo
e in perenne moto.
Anche Peter Pan, noto puer aeternus delle favole,
ama solo giocare, anzi per lui non c'è alcuna differenza tra gioco
e realtà e la cosa che più teme è la noia. Peter
è in grado di volare perché non ha mai smesso di credere
di poterlo fare.
Un sentimento di superiorità accompagna il puer, che si
sente assolutamente speciale (ogni fanciullo è speciale).
Un'incarnazione recente del puer è ad esempio, la figura
di Mozart come è stata portata sullo schermo nel film Amadeus:
gioso, giocoso, irriverente, ben convinto del suo talento, in estasi di
fronte agli apprezzamenti.
Il Puer Aeternus, è per molti
uomini la fase della vita in cui erano giovani, imberbi, aperti e pieni
di possibilità.
Era il tempo in cui sembrava loro possibile dare qualsiasi forma alla
loro vita, prima delle scelte che portano ad altre fasi della vita.
Può riapparire, ogni volta che un passaggio dia luogo all'aprirsi
di nuove possibilità, così come accompagna quegli uomini
che sanno reinventarsi e credere in nuovi sogni.
Rapporto con la Grande Madre
Un rapporto particolare lega in genere il puer alla madre. Dal punto di vista archetipico, la madre - la grande Dea Madre - sostiene positivamente il puer, alimenta il suo fuoco dandogli la connessione con il lato istintivo del desiderio e rinfocola la sua fiamma con promesse di successo e di conquista del mondo orizzontale, il mondo della materia a Lei proprio. Ella lo sprona dunque al successo materiale.
Il puer, il senex e la natura doppia dell'archetipo
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L'opposto polare del Puer secondo
la visione di Jung è il Senex, ovvero Saturno/Cronos,
il signore del tempo e del Karma.
Saturno infatti è il pianeta preposto alla strutturazione dell'Io,
quindi alla maturazione e concretizzazione degli obbiettivi.
Ma rimane pur sempre un pianeta legato alla razionalità e alla
fredda logica.
Mentre il Senex si perfeziona attraverso il tempo, per il Puer
non esiste sviluppo.
Egli non possiede un volto organico che maturi, che mostri il corso del
tempo.
Come ben rileva Hillmann nei suoi studi, vi è qualcosa che accomuna
di fatto il Puer ed il Senex, ovvero la medesima incapacità
di amare, l'assenza di sentimenti e l'impossibilità di vivere la
dimensione affettiva della vita.
In altre parole ciò che manca ad entrambi, ciò con cui entrambi
si confrontano, è l'integrazione del femminile,
il mondo delle emozioni, dei sentimenti, del cuore, tutto ciò che
riguarda l'elemento acqua.
L'archetipo, ci dice Hillman, non è diviso in poli, è solo
nella prospettiva dell'Io che divengono possibili le opposizioni.
In tal senso, dato che queste due figure (puer e senex)
si trovano in una speciale relazione reciproca, formando, per così
dire, un archetipo bifronte […], finché esse rimarranno
in una contrapposizione polare, finché l'Io indosserà una
sola faccia, ci riuscirà impossibile dire “buona” dell'una
senza dire cattiva dell'altra.
Un Puer/Senex: Ulisse
Le caratteristiche di queste due figure archetipiche – Puer
e Senex – convergono secondo Hillman nella figura di Ulisse,
ed è appunto grazie a questa sua doppia valenza che il nostro eroe
viene condotto dal cieco Tiresia e dal cieco Omero all’iniziazione
rituale della discesa al mondo infero, iniziazione che rivela il telos
cioè il significato, la finalità, “quello nel cui
interesse” ci si sente così sospinti, come costretti dal
vento a vagare sulle superfici.
Lo spirito giovane trova la sua controparte ammonitrice che gli insegna
la sopravvivenza, l’uomo adulto ritrova il pathos dell’eroe,
il cuore ridestato: può così salpare di nuovo, continuare
a viaggiare.
Kore-Persephone : la Puella
L'archetipo della Puella ci si presenta già accompagnato dal suo
'doppio'. E' il mito di Kore (o Core) - Persephone,
giovane Dea greca, figlia della Dea Demetra,
dea delle messi. Core viene rapita dal dio sotterraneo Ade
(Plutone per i romani) e solo in seguito ad una lunga ricerca da parte
della madre potrà tornare in superficie. Essendosi però
cibata dei chicchi del melograno offertigli da Ade, Persefone trascorrerà
un terzo dell'anno nel sotterraneo regno di Ade, di cui diviene consorte
e regina, e il resto del tempo sulla superficie, insieme a Demetra.
Kore-Persefone diviene così l'archetipo a due poli che da un lato
ci parla del percorso di crescita da fanciulla a donna, nell'incontro
improvviso e sovvertitore con il maschile, dall'altro di due aspetti sempre
presenti nel femminile: la fanciulla, la figlia, aperta al mondo, curiosa
e ricettiva, dall'altro la donna-maga, colei che Ecate
accompagna, a contatto con magia, conoscenza e potere sotterraneo.
Nell'inno
omerico a Demetra, Kore è descritta come
fanciulla dal roseo volto... figlia dalle belle caviglie
e di lei si racconta che
giocava con le fanciulle dal florido seno, figlie di Oceano,
e coglieva fiori: rose, croco, e le belle viole,
sul tenero prato; e le iridi e il giacinto;
e il narciso...
dalla sua radice erano sbocciati cento fiori
e all'effluvio fragrante tutto l'ampio cielo, in alto,
e tutta la terra sorrideva, e i salsi flutti del mare.
Attonita, ella protese le due mani insieme
per cogliere il bel giocattolo...
Di contro, alla fine della sua avventura, Ella è chiamata
l'augusta Persefone... la saggia Persefone
Core fanciulla non ha un'identità precisa, è la ricettività
femminile, disponibile al mondo e al ruolo di anima (controparte
dell'animus) di coloro con cui si trova.
La puella, come il puer, "è come un cristallo
dalle mille facce, che gira automaticamente senza alcuna volontà
propria... Grazie a questa adattabilità viene messa in luce
ora una faccia, ora l'altra, ma all'osservatore viene presentata sempre
quella che meglio riflette la sua anima"
Persephone- Kore, la ‘fanciulla senza
nome', è nota a molte donne come la fase della vita in cui erano
giovani, incerte e piene di possibilità.
Era il tempo in cui aspettavano che qualcuno o qualcosa venisse a dare
forma alla loro vita, prima che un altro (qualunque altro) archetipo si
attivasse e le facesse approdare a una fase diversa. Nelle stagioni della
vita della donna, Kore rappresenta la primavera.
Come la primavera segue ciclicamente al periodo del dissodamento della
terra e ai mesi desolati dell’inverno, portando tepore, più
luce e rinnovata crescita alla vegetazione, così Kore può
riattivarsi dopo momenti di perdita e di depressione. Ogni volta che riemerge
nella psiche, alla donna ridiventa possibile aprirsi a nuove influenze
e cambiamenti.
Kore è giovinezza, vitalità e potenziale per una nuova crescita.
Le donne che hanno Kore come parte forte di sé possono rimanere
ricettive al cambiamento e giovani di spirito per tutta la vita.
Nel suo rapporto con Demetra, la Grande Madre, Kore ci mostra il percorso
ciclico del femminile: l'allontanamento - necessario - dalla madre, il
ritorno alla madre.
Nel mito di Persephone-Kore
le due figure archetipiche corrspondenti per molti versi alla coppia Puer
e Senex
convergono in un mito che dà l'avvio ad una storia ciclica, come
è caratteristico del femminile, cui è dato per natura percorrere
cicli di discesa e risalita.
Ciò che unisce, che funge da ancora alla coppia Kore/Persefone non è quindi il telos, la direzione (come era per il puer e il senex che si incontrano, come abbiamo visto nell'interesse, in ciò per cui si è mossi), bensì la terra, quella natura femmminile di terra che la fanciulla eredita dalla Madre, in cui si inscrive il suo viaggio e di cui si fa espressione stagionale. Della Terra Core è figlia, nella terra vien rapita, sottoterra dimora come i semi d'inverno e della terra si fa espressione con il ritorno primaverile della vegetazione.
Lo spirito di fanciulla trova in modo naturale il suo completamento nella viaggiatrice accompagnata da Ecate, il fiore Core affonda le sue radici nelle profondità su cui regna Persefone, la donna adulta può lasciarsi viaggiare fra il tempo della spinta aerea e il tempo dell'introspezione lungo le fasi lunari del ciclo.
Lo
schema qui sotto riassume le caratteristiche degli archetipi:
|
Puer Aeternus |
Senex
|
Fanciulla - Kore |
Persephone |
|
Caratteristiche |
Ispirato
Effeminato
Curioso
Narcisistico |
Paziente
Freddo
Distante
|
Spensierata
Curiosa
Narcisistica (il narciso)
Aerea |
Paziente
Decisa
Occulta
Sotterranea |
|
Tempo |
Senza Tempo |
Storico |
senza tempo |
tempo ciclico |
|
Spazio |
Verticale (ascensionismo) |
Orizzontale |
Orizzontale |
Verticale (Sotterraneo) |
|
Figure |
Figlio del Re
Figlio della Grande Madre
Il Briccone
L'Innocente
|
Padre
Mentore
Vecchio saggio
Il Profeta |
Figlia del Re (Zeus)
Figlia della Grande Madre
Colei che risveglia
Il Fiore |
Regina
Donna matura
Guida degli inferi
Il melograno |
|
Azione |
Azione con conoscenza |
Conoscenza con azione |
Azione senza coscienza |
Azione consapevole |
|
Proprietà |
Effervescenza
Anti-Potere |
Conoscenza
Potere |
Leggerezza
Fertilità |
Profondità
Potere |
Testo di Manuela
Caregnato
Inserito nel sito www.ilcerchiodellaluna.it nel Maggio 2010
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Riferimenti bibliografici
Articolo di simonetta
figaccia https://www.geagea.com/11indi/11_03.htm
J. Baldaro Verde Illusioni d'amore Cortina, J. Hillman Puer Aeternus Adeplhi,
M-L. von Franz L'Eterno Fanciullo Red, R Bach Il gabbiano Jonathan Livingstone Rizzoli,
J.M. Barrie Peter Pan nell'Isola che non c'è Giunti Junior, W. Burkert
J. Hillman, Puer aeternus, Adelphi, Milano
C. Jung, Il fanciullo e la core, Bollati Boringheri
www.eco-spirituality.org
www.newearth.it
Immagini tratte dalla rete
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