Maria l'alchimista, una magia a bagnomaria
Testo di Simonetta Osella*
L'Anima femminile... l'alchimia...il magico calore del ventre....
Caliamoci nel mondo dell’alchimia.
Nel mondo dei nostri antichi sapienti che credevano e basavano i loro studi esperenziali sul potere della trasformazione attraverso il fuoco con la realizzazione del grande sogno: l’immortalità e l’eterna giovinezza.
Caliamoci in questo mondo alchemico fatto di chimica ma anche di magia creativa dove tutto è possibile.
E’ in questo universo antico che troviamo una delle poche, forse l’unica, donna alchimista ricordata, Maria la Giudea .
Maria visse forse nel XIII secolo a.C. e fu sorella di Mosè ma più probabilmente la sua esistenza si svolse intorno al III secolo d.C. periodo in cui gli studi alchemici erano al massimo del loro fulgore.
Ed ecco apparire Maria nella nostra mente… bellissima donna dai lunghi capelli rossi e dai grandi occhi verdi….
Maria in grado di incantare l’universo maschile grazie a capacità dialettiche e percezioni magiche che la rendevano in grado prevedere il futuro.
Dal fuoco dei suoi esperimenti nuvole di fumo si elevavano e in essi Maria coglieva messaggi ben più sottili.
Dalla logica maschile di sfruttamento lei leggeva il deprecabile egoismo e l'intenzione di sfruttare la natura per piegarla secondo una volontà utilitaristica; il sogno alchemico di trasformare il metallo in oro e tutto il tempo speso dai suoi colleghi per questo scopo era per lei svilimento del creato.
Maria invece lavorava per riuscire ad entrare in sintonia con questo stesso creato e per ogni singola pianta, pietra, frutto, fiore, metallo ne coglieva la parte magica, liberandola a beneficio di tutti.
Recita di Maria la famosa frase ermetica:
“il risultato atteso non ci sarà se non impareremo a rendere incorporei i corpi e corporee le cose prive di corpo…”
Nasce la Magia alchemica improntata sul corpo femminile che può dar vita e rendere corporea attraverso l’incarnazione l’anima umana, nasce lo strumento alchemico del “bagnomaria”.
Tutti conosciamo il bagnomaria in quanto normalmente utilizzato come tecnica di cottura; (sfruttare il calore rilasciato dall’acqua in ebollizione per evitare di sottoporre l’alimento a sbalzi termici), ma non tutti sanno che il pensiero di Maria e la Sua grande invenzione si ispirarono proprio al calore dolce e tiepido di trasformazione generato all’interno dell’utero femminile che determina la crescita e lo sviluppo miracoloso del feto.
Ed è a giugno in questo momento dell’anno che richiamiamo alla mente questa metodologia alchemica
ben sintonizzata con l’energia del sole in cancro.
Il Cancro, la grande madre, l’avvolgenza del ventre materno, il segno d’acqua che è l’acqua del liquido amniotico che protegge e dà nutrimento.
Ed è in sintonia con l’essenza del mese del Cancro che penseremo ad un rito magico in onore di Maria la Giudea e di tutte le donne a cui il periodo dominato dal pianeta Luna è dedicato, integrando assieme anche il grande sogno alchemico dell’eterna giovinezza.
Rito Lunare per il tempo del Cancro
METTERE A BAGNOMARIA :
1 bicchiere di latte (richiamando alle menti il seno materno punto focale corporeo del segno cancro)
1 bicchiere di vino bianco (simbolo della dea e della luna)
1 cucchiaio colmo di fiori e foglie di tiglio (pianta associata al cancro e volta a sedare stati di ansia ed eccessiva emotività a cui il cancro e più in generale tutta la natura femminile è soggetta)
2 cucchiai di sale grosso (ricreiamo l'ambiente salino del mare, del liquido amniotico e un ambiente osmoticamente favorevole alle nostre cellule)
3 petali di rosa (in onore di Maria che pare abbia utilizzato il bagnomaria come prima volta per creare acqua di rose)
1 Fettina di mela sottile in cui andremo ad incidere con uno stuzzicadenti 3 simboli runici potenti configurazioni energetiche, invocando di volta in volta il loro nome ad alta voce per creare la magia della vocalizzazione
PERTHRA (letto pertrah) richiamo all'utero materno e al prendersi cura di noi stessi recuperando le nostre reali aspirazioni, intenzioni, potenzialità e senso di unicità del nostro essere.
GIFU (letto ghifu) associata all'energia del tempo come dominio su di esso ed equilibrio energetico tra il dare e il ricevere.
WINJA (letto winya) che rimanda alla consapevolezza del divino in noi, all'autostima e alla gioia dell'ottenimento.
Dopo che l’acqua sottostante bollirà mantenere sul fuoco il composto coperto x 9 minuti mescolando 9 volte con uno strumento d’Ag (simbolo lunare e metallo legato al segno del mese).
Durante tutta la preparazione uniamo pensieri di gioia e di amore per il nostro corpo.
Pensiamo alla sua perfezione al rispetto e all’ammirazione che gli sono dovuti; visualizziamoci in varie situazioni che ci contraddistinguono avvolti in una luce che ci compenetra e ci fa brillare.
Unire qualsiasi altra immagine di benessere.
Una volta raffreddato filtrare il composto e riempire la vasca da bagno unendoci la nostra pozione.
Immergersi 9 minuti continuando la visualizzazione di benessere, bellezza, amore, gratitudine.
AVREMO GUADAGNATO L’ETERNA GIOVINEZZA…. O LA CONSAPEVOLEZZA CHE LA GIOVENTU’ è DENTRO DI NOI NEI NOSTRI PENSIERI E NELL’UNICITA’ DEL NOSTRO ESSERE.
* © 2010 Articolo originale di Simonetta Osella.
Vietata la riproduzione anche parziale senza il permesso dell'autrice e senza citare la fonte.
Inserito nel sito www.ilcerchiodellaluna.it
il 16 giugno 2010
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