Femminile
Parole e versi che ci hanno ispirato nel mondo del femminile


RIPORTARE LA TENDA ROSSA NELLE NOSTRE VITE
di Giordana Boscato*


Un dono delle nostre antenate dal passato, un dono per le nostre figlie nel futuro.

Dinah racconta: “Mi alzai con le dita macchiate dai primi segni della maturità (…) entrai nella tenda con un nuovo orgoglio (…) da quel momento in poi sarei stata bene accetta in ogni tenda dove Rachele e Inna assistevano una partoriente. Da quel momento in poi avrei potuto versare il vino e fare offerte di pane alla luna nuova, e presto avrei appreso i segreti che uniscono uomini e donne. (…) Era quasi buio e la mia cerimonia cominciò prima ancora che riuscissi a raccapezzarmi. Mi applicarono il kohl intorno agli occhi (“Perché tu sia lungimirante” disse Leah) e il profumo sulla fronte e sotto le ascelle (“Perché tu possa incedere tra i fiori” disse Rachele). Erano tutte così gentili con me, così scherzose, così dolci. Non mi permisero di mangiare con le mani, ma vollero imboccarmi loro rimpinzandomi con bocconcini scelti. Mi massaggiarono il collo e la schiena finché mi sentii flessuosa come una gatta. Cantarono tutti gli inni che conoscevamo. Era bello essere donna!” (da La Tenda Rossa di Anita Diamant)

Ed è così facile perdersi nelle parole di questo racconto, sentendo il profumo sulla nostra stessa pelle, la gioia del ricevere attenzioni e carezze, la squisitezza di prelibatezze cucinate apposta per l’occasione, la dolcezza del sentirsi accolte nel mondo delle donne dalle nostre madri, nonne, zie e amiche.

Come sarebbe differente la nostra vita di donne se al Menarca fossimo state accolte come regine nel mondo delle donne? E se ogni mese avessimo un luogo rosso in cui ritirarci per celebrare la sacralità del ciclo mestruale, in cui le donne potessero recarsi a partorire, allattare, o semplicemente riposare in compagnia di altre donne? Come sarebbe differente una società in cui le mestruazioni non fossero vissute come qualcosa di sporco e impuro, qualcosa di vergognoso, ma fossero celebrate ed onorate come quello che in realtà sono: la prova della capacità della donna di dare la vita? Come sarebbe differente vivere in un mondo in cui invece di essere bombardate mediaticamente sullo sgradevole odore e aspetto del nostro sangue fossimo invitate a partecipare alle attività della Tenda Rossa del nostro quartiere o città? Come sarebbe vivere in famiglie in cui gli uomini si facessero volentieri carico delle incombenze quotidiane nei giorni del nostro ciclo, perché consci della sacralità di tale momento? Quando si è perso tutto questo? È davvero mai esistito un tempo in cui il sangue delle donne era onorato e rispettato? In Occidente non sono pervenute fino a noi prove concrete dell’esistenza delle Tende Rosse o comunque luoghi simili in cui le donne si recassero ad onorare la loro ciclicità. Ma basta guardare alla cultura nativa americana, con le sue Moon Lodge, o ad altre culture indigene ancora esistenti, basta guardare agli studi illuminanti di Marija Gimbutas sulla centralità, in passato, della donna come depositaria dei misteri della Grande Madre per capire che un luogo per le donne deve sempre essere esistito. Quando si è perso allora? Questa domanda rimane ancora senza risposta.

Se davvero un tale passato è esistito è arrivato il momento di reclamarlo, e se tale passato non è mai avvenuto, allora come dice Monique Witting nella sua bella poesia è arrivato il momento di fare uno sforzo per inventare una nuova realtà:

C'era un tempo in cui non eri schiava.
Camminavi da sola, ridevi a gola aperta,
facevi il bagno nuda.
Dici di non ricordare quel tempo,
di non avere neanche le parole per farlo,
che non può essere vero.
Ma ricordalo.
Fai uno sforzo per ricordare.
O, se proprio non ci riesci,
inventalo.”
(Monique Wittig)

Noi donne, qui ed ora, possiamo essere le catalizzatrici di questo cambiamento. Iniziamo nel nostro piccolo, riunendo un gruppetto di amiche interessate a riunirsi mensilmente nella Tenda Rossa per celebrare la femminilità, creare arte, tessere, dipingere, danzare, ridere e piangere, o semplicemente condividere del tempo assieme. Con dei tessuti rossi creiamo uno spazio rosso nel salotto di una di noi, a rotazione o in un luogo fisso, e iniziamo a riunirci, con la luna piena o la luna nuova. Celebriamo compleanni, promozioni di lavoro, addii al nubilato, matrimoni, nascite, perdite, cerimonie per il Menarca e per la Menopausa, il nostro ciclo mensile e così via. Impegnamoci a rendere la Tenda Rossa uno spazio sacro costante nella nostra vita, e con gli anni, avverrà davvero un grande cambiamento a livello sociale e culturale.

E quando in ogni dove ci saranno donne che si riuniranno nella Tenda Rossa, come ha detto DeAnna L’am, “non potremo più ricordare il tempo in cui non esisteva una Tenda Rossa in ogni quartiere, paese, città”

tenda rossa   tenda rossa   tenda rossa  


*Testo di: Giordana Boscato

 

 

 

 

 

 

Tende rosse in Italia:

Prossima Tenda rossa Mondo Doula/Il Cerchio della Luna:
Milano, 13 giugno 2013
ore 18:30/22:30, via Stoppani.
(per info e prenotazioni: anna@ilcerchiodellaluna.it o cell 340 3541063).

Le tende Rosse di Mondo Doula:

httpss://www.facebook.com/pages/tenda-rossa/205706439479131?ref=ts&fref=ts
Movimento per la diffusione delle tede rosse:
httpss://www.facebook.com/pages/Tende-Rosse-in-ogni-Quartiere-Rete-Globale/134340570060609?ref=hl


 

Immagini:
foto di tenda rossa italiana (dalle doule di Pisa)
tende rosse nel mondo (dalla rete)


 

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