di
Loretta Martello*
Cosa vuol dire essere donna?
Questa domanda vive nel cuore femminile dagli antichi tempi in cui per
la donna era semplice operare all'interno del proprio clan, del gruppo
sociale o della famiglia, dai tempi in cui il legame con la Terra, l'Acqua
e la Luna pulsava in armonia con la vita e con lo spirito che la pervade.
Allora la donna trovava in sè le risposte, poiché queste
le erano fornite dallla vita stessa, dall'esempio delle altre donne
e dal rispetto che il mondo maschile aveva per lei.
La donna guidava la sua stessa vita e quella degli altri fidandosi della
propria intuizione, dell'innata saggezza, percorrendo il sentiero interiore
già tracciato dalla madre e da tutte le madri che erano venute
prima di lei. Conosceva i ritmi della terra, l'insegnamento degli animali,
i poteri curativi di piante ed erbe, la ciclicità della vita,
accettava le tappe del cammino iniziatico femminille con sincerità
e devozione. Così il menarca, la maternità, e la menopausa
erano sempre vissuti come momenti sacri, momenti in cui la Divinità
entrava più profondamente nel corpo e attraverso il corpo manifestava
il suo potere creativo, il potere di dare la vita e con esso la magia
della Creazione.
Ma cosa accade oggi quando una donna si chiede
cos'è una donna? Sembra che di fronte a questa domanda la donna
avverta sulle prime come un risuonare nella mente di un'eco lontana,
e senta poi quest'eco scenderle al cuore e poi al ventre, e poi il risalire
a spirale di un'energia potente lungo la colonna vertebrale. E mentre
l'energia risale, l'eco si trasforma in migliaia di voci pulsanti che
chiamano la donna per nome. Ma al momento di darsi la risposta non le
escono più le parole, e il battito dell'universo appena percepito
sembra cessare.
Eppure quel battito esiste, laggiù, nello strato profondo della
psiche, sepolto da secoli e secoli di regole, impedimenti, convenzioni,
pregiudizi, "buona educazione". Non è stato solo il
mondo maschile a recludere il femminile laggiù, ma le donne stesse,
ormai sradicate dal loro Sé al punto da non riconoscere più
le forze che lo animavano mentre si adeguavano ad un modello sociale
piatto e repressivo.
I recenti movimenti femministi hanno aperto alcune strade, hanno scardinato
con grinta e con rabbia i cancelli della libertà sociale e della
parità dei diritti, ma questa lotta impetuosa non è stata
in grado (non per debolezza, ma perché nella lotta non può
ancora esserci equilibrio) di recuperare il seme antico, la luce antica,
la verità antica, l'antica bellezza che ogni donna porta con
sé...
La natura femminile non è quella dell'obbedienza nel silenzio,
nè quella di vivere una parità che strozza l'anima con
irruenza, ma quella di vivere in sé il proprio mistero, impregnarsi
della propria Luce, godere della propria canzone, impossessarsi del
Nume e farlo vibrare.
Non occorre più parlare, abbiamo parlato abbastanza, non occorre
più fare, abbiamo fatto abbbastanza. Occorre Essere, essere Donna,
essere Dono.
I termini "donna" e "dono" sono così simili
nel suono da evocare il medesimo simbolo del dare. Ma "dare"
non è quell'obbligatorietà a cui siamo state educate,
quel cercare un perfezionismo che soddisfi l'idea di noi che ci siamo
costruite, o che altri hanno contribuito a farci costruire, per sentirci
dire che "così va bene", "così sei brava",
in altre parole per poter meritare un pò di amore. Essere dono
non vuol dire solo donare, ma fare della propria natura femminile un
dono, al punto da essere luce per gli altri in modo assolutamente naturale,
senza ostentazione, senza sforzo. Luce che arriva dal profondo per il
semplice fatto che arriva, per il semplice fatto che c'è e che
può manifestarsi così com'è...
..il femminile non è il femminismo. Il femminile è "ciò
da cui tutto deriva", eppure non se ne vanta. Il femminile ama
il maschile perché le è complementare. La donna che è
donna desidera l'uomo, ama, gode, partorisce, soffre, cura, difende,
sorride, condivide, crea, dona. Non separa, non allontana, non dice
mai al maschile: io sono meglio di te, o sono più di te, o sto
bene anche senza di te. La donna unisce, crede, persevera, aspetta.
La donna ha pazienza e sa aspettare perché grande è il
suo amore...
Quando ci si incontra insieme tra donne con il fine comune di condividere
un cammino di conoscenza, con l'unico scopo di riappropriarsi della
corrente sacra e istintuale che permea l'essere, accade una cosa strana:
la percezione del fuoco interiore... quando la donna esprime se stessa,
libera, con altre donne, emerge una forza straordinariamente calda,
avvolgente, lucente, un'energia capace di sconvolgere ordini, leggi,
istituzioni, sistemi, di andare oltre qualsiasi limite, di scardinare
le porte d'acciaio di secoli di repressione, di far vivere la fata e
la strega nello stesso momento. E ciò può accadere senza
grida, senza collera, può avvenire con gentilezza e amore, con
libertà e rispetto, poiché è attraverso l'abbandono
a sè stessa che la donna può sentire quanto è grande
il potere che porta in sé....
La donna ha mani dal tocco leggero e potente, mani in grado di tessere
tele infinite d'amore e pazienza e compassione e perdono. La donna ha
piedi ancorati al suolo per attingere l'energia della Madre Terra e
distribuirla ad altri, piedi che sanno camminare e camminare e camminare
per trovare le Verità più nascoste e che sanno poi danzare
per condividere le verità con il cielo. La donna ha un ventre
che può generare, accogliere, nutrire e partorire, ha un ventre
caldo e magico che è stato scelto per deporvi il seme della vita.
La donna ha seni morbidi che danno cibo, calore, riposo, coccole e gioia,
seni in cui l'anima neonata può ritrovare l'abbraccio divino
appena perduto. La donna ha un corpo che canta la vita e i suoi continui
passaggi di gioia e dolore, di morte e rinascita, un corpo che sa, da
sempre sa, che in questa fusione di opposti è il potere della
Luce nascosta, quella che può conquistare qualsiasi amante, nutrire
quasiasi figlio, ripartorire la vita fisica, psichica e spirituale ogni
qualvolta sia necessario.
La donna sa, se solo vuole sapere, sa.
*Pubblicato con il permesso dell'autrice
da: La via della Luce femminile, Loretta Martello, ed Cerchio della
Luna 2007, inserito nel sito www.ilcerchiodellaluna.it
nell'ottobre 2007.
Immagine da: https://www.crystalinks.com/fibongoddesses.html